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Questioni di etichetta

2019 - Franco Angeli

45-65 p.

Collegando il concetto di "etichetta" introdotto da Benasayag e Schmit in L'epoca delle passioni tristi a quello di Steiner di "rifugio della mente", le autrici riflettono sulle modalità di funzionamento di molti pazienti che oggi non solo ostacolano un lavoro classicamente inteso come "analitico", in quanto portano in seduta soltanto materiale concreto, ma implicitamente ci chiedono di "rimanere fuori" dal loro mondo interno. Distinguendo poi, con Steiner, il transfert sull'oggetto primario dal transfert sull'oggetto osservante, fanno risalire questa richiesta ad un profondo senso di vergogna di cui il paziente è portatore; ma proprio questa richiesta, una volta rispettata, sarà la via da percorrere per "entrare" con delicatezza e risvegliare, se non addirittura costruire, il loro mondo oggettuale. [Testo dell'editore].

The authors link the concept of "label" as discussed by Benasayag and Schmitt in their book Les Passions Tristes. Souffrance Psychique et Crise Sociale with the concept of "psychic retreat" introduced by Steiner. They reflect on a type of mental functioning seen in several of their patients who, by carrying out a matter-of-fact discourse, not only hinder a classically defined "analytic" work, but also implicitly ask the therapist to "stay out" of their inner world. The authors, by distinguishing, along with Steiner, transference to the primary object from transference to the observing object, ascribe this particular demand to a deep seated feeling of shame; at the same time they think that it is precisely by going along with the patient's demand to "stay out" that they can find a way to gently "get in" in order to awaken, if not even build, a world of internal objects. [Publisher's text].

Fa parte di

Psicoterapia psicoanalitica : 1, 2019