Un insolito connubio : sull'uso delle narrazioni letterarie nelle scienze sociali

L'uso della letteratura per l'analisi sociologica è o precluso o dato per scontato. In questo secondo caso, il sociologo può riferirsi a opere letterarie come fonte di informazioni su un fenomeno sociale, su stili di comportamento, norme o valori. L'opera letteraria viene intesa come discorso complementare a quello della sociologia, utilizzabile nella modalità ancillare di un resoconto, o di un completamento colto del ragionamento sociologico. La questione però è molto più complessa. Da un lato, la sociologia pretende di essere un discorso oggettivo sul mondo sociale, dall'altro, il valore conoscitivo dell'opera letteraria non può essere connesso alla sua veridicità referenziale, dal momento che essa è fondata sull'invenzione. Facendo riferimento ad autori provenienti da ambiti diversi (dalla filosofia, alla filosofia del linguaggio, dall'estetica alla sociologia) il saggio cerca di sciogliere il paradosso di un sapere disciplinare fondato su materiali fittivi. [Testo dell'editore].

The paper deals with the problematic relation between literature and sociology. The use of literary sources has generally been intended as a sort of embellishment of the often inelegant sociological speech. The author argues that literary narratives may be also adopted as an appropriate source of data, provided that social scientists take into account the methodological paradox of fictional texts used to understand non-fictional social phenomena. By confronting with an essay by Peter Laslett, in which a cautious use of literary sources is advocated, the paper attempts to show the truth value of literary texts, by chiefly making reference to Paul Ricoeur's concept of mimesis. The paper underlines, moreover, that the use of literary sources by social scientists entails a sociological translation and an unavoidable reduction of the complexity of the literary work. [Testo dell'editore].