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Ripensare Lina Bo Bardi Il Museu de Arte de Sao Paulo dal mito alla storia

2018 - Franco Angeli

7-18 p.

  • Questo saggio si propone di dimostrare che la celebre storia del progetto di Lina Bo Bardi per il Museu de Arte de São Paulo (masp), stando alla quale la sua configurazione sarebbe la conseguenza di un vincolo posto sul terreno dal precedente proprietario, non corrisponde a verità. Ed è anzi una versione di comodo elaborata dalla dirigenza del museo. Tale versione, sinora unanimemente accettata, fu elaborata con l'obiettivo di legittimare l'aspetto più caratteristico, ma meno giustificabile, del progetto, ossia la luce di oltre settanta metri con cui l'edificio scavalca il lotto a sua disposizione, lasciandolo libero. Il saggio si propone così di gettare luce sulle effettive intenzioni del progetto, dimostrando che, ben lungi dall'essere la conseguenza di una costrizione di tipo legale, la sede del masp si proponeva come un'icona del museo. [Testo dell'editore].
  • The purpose of this paper is to prove that the wellknown narrative of Lina Bo Bardi's design for the São Paulo Museum of Art (masp) - up to now considered as a mere consequence of a legal condition imposed by the previous owner of the lot that would come to host the Museum - is not true; it is a 'tale' that was developed by the Museum's direction board. This narration unanimously accepted until today, was intended to account for the most peculiar - but also less justifiable - aspect of the design: the over-seventy-metre span that leaps over the lot, leaving it open and free. Therefore, with this paper the author aims to shed light on the actual intentions of the design: the masp's domicile is not the consequence of a legal obligation, but the choice of building an architectural icon. [Publishers' text].

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Territorio : 85, 2, 2018