Printed catalogues of booksellers as a source for the history of the book trade

Gli annunci pubblicitari e i cataloghi dei libri in commercio venivano stampati da editori e librai nel XV e XVI secolo rispettivamente per promuovere e incrementare la vendita dei libri, specialmente su mercati distanti. Questo articolo propone un'interpretazione generale degli usi di tali strumenti nel commercio di libri, degli scopi per i quali venivano prodotti e del pubblico che intendevano raggiungere. Un'attenzione specifica è rivolta ai prezzi dei libri che si trovano nel 30% circa dei cataloghi stampati sopravvissuti. Questi ultimi cataloghi rappresentano una testimonianza attendibile della politica dei prezzi operata dalle principali case editrici e del segmento di mercato a cui miravano. Essi risultano perciò tra le principali fonti per la nostra comprensione dei meccanismi del commercio librario nell'età moderna e delle sue strutture economiche. [Testo dell'editore]

Printed advertisements and list of books for sales were used by publishers and booksellers in the fifteenth and sixteenth centuries respectively to promote and increase the sale of books especially in distant markets. This article proposes an overall interpretation of the uses of these catalogues in the trade in books, the purposes they were designed to fulfil, and the reading public(s) they aimed to reach. Specific attention is paid to the book prices which are found in about 30% of the surviving printed catalogues. These represent a reliable testimony to the pricing policies of the main publishing firms, and the segments of the market they intended to serve. The catalogues are therefore among the main sources for our understanding of the mechanisms of the early modern book trade and its economic structures. [Publisher's text]