I musulmani in Europa : tra integrazione e radicalizzazione
5-37 p.
Da decenni l'islam sta conoscendo una "rinascita" della più rigida ortodossia. In Eu-ropa, dove si sono diffusi tra le popolazioni musulmane movimenti e correnti di pensiero che si rifanno a questa tendenza, il fenomeno ha rilievo soprattutto per le seconde e terze generazioni di immigrati, per le quali si pone, spesso in maniera impellente, l'esigenza di una ricerca del "vero" messaggio religioso, purificato da influenze estranee. Il saggio, dapprima delineando l'approccio purista salafita all'islam, cerca di approfondire, sulla base dei risultati di sondaggi di opinione e di ricerche condotte riguardo a diversi paesi europei, alcuni aspetti di questa trasformazione.
Dall'economia alla politica, dalla società alla cultura emerge il profilo di un processo di islamizzazione crescente che trova nell'applicazione progressiva della shariah il suo centro propulsore, e che a tal fine rivendica spazi di autonomia non solo in ambito religioso, ma in quello civile, dell'economia (finanza e commercio), della giurisdizione (corti islamiche), del controllo sociale (sharia-controlled zones, "polizie islamiche"), e della rappresentanza politica (partiti e movimenti di ispirazione religiosa e radicale). Nelle conclusioni si pone in evidenza che, come ogni processo sociale, anche la crescente radicalizzazione è passibile di reversibilità; dal mo-mento che l'islam non è un fenomeno unitario, né un terreno irrimediabilmente contrapposto ai valori delle società europee, e che nei paesi europei esistono tutte le condizioni per realizzare un fruttuoso confronto tra le esigenze delle minoranze e le tutele richieste dalle maggioranze per un futuro pacifico di convivenza. [Testo dell'editore].
For decades, Islam is knowing a "renaissance" of the most rigid orthodoxy. In Europe, where movements and currents of thought referring to this tendency have proliferated among the Muslim population, this phenomenon is relevant especially for the second and third generations of immigrants, for which arises, often in an urgent way, the need of a search for the "true" religious message, purified by extraneous influences. The essay, first outlining the Salafist purist approach to Islam, seeks to explore some aspects of this transformation, based on the results of opinion polls and researches conducted on several European countries.
From economy to politics, from society to culture emerges the profile of a growing Islamization process that in the progressive application of the sharia finds its propulsive center, and that for this reason is demanding spaces for autonomy not only in the religious field, but in the civil sector, with regard to economy (finance and trade), jurisdiction (Islamic courts), social control (sharia-controlled zones, "Islamic polices"), and political agency (through parties and movements of religious and radical inspiration). In conclusions it is emphasized that, as any social process, even the growing radicalization is liable to reversibility; since Islam is not a unitary phenomenon, nor a ground irreparably opposed to the values of European societies, and that in European countries there are all the conditions for a fruitful dialogue between the needs of minorities and the protections required by the majorities for a peaceful future of coexistence. [Publisher's Text].
Fa parte di
Cittadinanza europea : XIV, 1, 2017-
Articoli dello stesso fascicolo (disponibili singolarmente)
-
-
Informazioni
Codice DOI: 10.3280/CEU2017-001001
ISSN: 2039-9383