Articolo PDF (0,26 Mb)
Consultabile solo con Adobe Acrobat Reader (scopri come)

La legge 2 luglio 2015, n. 91 e la riforma del settore lattiero-caseario : un ennesimo tentativo fallito?

2015 - Franco Angeli

107-136 p.

Con il presente contributo si intende compiere una prima disamina critica delle novità introdotte nel settore lattiero-caseario dalla legge n. 91 del 2 luglio 2015, contenente interventi di rilancio e sostegno per i settori colpiti da eventi di carattere eccezionale. L'autore si domanda, inoltre, se tale provvedimento normativo sia un mezzo adeguato a gestire il passaggio da un sistema di produzione contingentato ad uno liberalizzato. Si avverte l'esigenza di verificare se l'obiettivo che, in via generale, il legislatore europeo si è prefissato - ossia quello di fornire i produttori della materia prima di un maggiore potere contrattuale ed economico - possa essere raggiunto e se gli strumenti normativi messi a disposizione siano idonei e sufficienti a tale scopo.

Si cerca di appurare se le misure adottate per il suddetto comparto possano essere estese all'intero mercato agroalimentare. In particolare, viene svolta un'analisi degli articoli del richiamato provvedimento legislativo riguardanti i prodotti lattiero-caseari, esaminando criticamente quelle disposizioni che sollevano maggiori perplessità sia dal punto di vista interpretativo che pratico-operativo. Con un excursus storico si procede poi ad una breve ricognizione della normativa e dei modelli contrattuali che hanno caratterizzato il settore lattiero europeo sin dalla nascita della Politica agricola comune, dedicando maggiore attenzione ai cambiamenti avvenuti a partire dal 2007. Infine, vengono esposte alcune considerazioni conclusive. [Testo dell'editore].

With this contribution it is intended to give a first critical examination of the changes introduced in the dairy industry by Law no. 91 of 2nd July 2015, containing interventions of relaunch and support of those industries affected by exceptional events. The author also wonders whether the regulatory measures are adequate enough to manage the transition from a production quota system to a liberalized one. There is a need to verify if the objective set by the European legislator - i.e. to provide the producers of raw material with a greater contractual and economical power - can be achieved, and if the legislative instruments available are suitable and sufficient for this purpose.

The author also seeks to ascertain whether the measures adopted for that industry could be extended to the entire agribusiness market. In particular, it is an analysis of the articles of the aforementioned legislative provision regarding dairy products. This analysis has been conducted using a critical approach, examining the dispositions that raise more concerns both in terms of interpretation and practical operations. With an historical overview, the author gives a brief survey of the legislation and the contractual models that have characterized the EU dairy industry since the introduction of the Common Agricultural Policy, paying greater attention to the changes that have occurred since 2007. In conclusion, the author presents some final considerations. [Publisher's Text].

Fa parte di

Agricoltura, istituzioni, mercati : rivista di diritto agroalimentare e dell'ambiente : 1, 2015