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Welfare, occupazione e finanza sociale

2015 - Franco Angeli

P. 261-283 p.

La presenza di una sezione della popolazione esclusa dalla disponibilità di credito finanziario o razionata in questo senso, condiziona lo sviluppo di una collettività. La funzione sociale della banca si connette a un filone di riflessione e studio che prende in considerazione le esternalità. Le esperienze recenti e le innovazioni in corso di sviluppo sono assai promettenti nella direzione di potenziare ulteriormente la funzione sociale del banchiere. I modelli di welfare si stanno modificando, partendo da uno schema "distributivo" verso uno schema "generativo". Le soluzioni di social banking hanno la possibilità di concretizzare impieghi di risorse pubbliche più efficaci rispetto ad interventi tradizionali, sostenendo lo sviluppo del territorio attraverso l'empowerment delle persone. Dopo una schematizzazione metodologica di tali strumenti, il contributo individua le principali modalità di valutazione dell'impatto e propone alcune prime valutazioni di ranking delle alternative disponibili. Il ragionamento si

snoda attraverso una riflessione sulla dinamica della "domanda", ossia il rafforzamento e la diffusione di situazioni di scarsa bancabilità, e dell'offerta, ossia i risultati dell'innova-zione finanziaria che si riscontrano nell'esperienza nazionale e internazionale. Lo sviluppo della domanda, che si lega alle tendenze macroeconomiche e sociali del paese e dell'intero mondo industrializzato, consente una riflessione sulla generale sensibilità culturale favorevole agli obiettivi sociali del credito, nel cui ambito in particolare si rafforza la microfinanza. Si sottolinea infine la necessità, come presupposto all'impegno di rilevanti ririsorse, di una cultura della valutazione di impatto.

Fa parte di

Quaderni di economia del lavoro : 103, 1, 2015