"Un novello ordine di cose": vita civile e religiosità nelle memorie vicentine tra sette e ottocento

P. [1-22] [22]

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  Codice DOI: 10.1400/76030

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• Nello stesso fascicolo

  • Nota editoriale
  • Tra Bergamo e Basilea nel secondo '500: la biblioteca di Rudolf von Salis e Claudia Grumelli
  • La struttura di corte nel ducato di Guastalla durante gli anni trenta del settecento
  • La "Civiltà Cattolica" nel dibattito sull'evoluzionismo ottocentesco
  • Prime indagini sulle carte di Stefano Franscini nelle Biblioteche e negli Archivi italiani
  • Per un profilo del pensiero politico di Cesare Cantù
  • La società anonima Cotonificio Venzaghi di Busto Arsizio nei suoi primi trent'anni di attività (1906-1934)
  • La riformulazione della tesi della secolarizzazione nell'operandi Ernst-Wolfgang Böckenförde
  • Il compromesso ambiguo: l'assistenza nel dibattito costituente, tra intervento pubblico e iniziativa privata
  • Chiesa e sensibilità religiosa nell'Italia di fine settecento: un'introduzione
  • Antonio di Montegnacco e i consultori "in iure" friulani del settecento tra istanze sociali e questioni ecclesiastiche
  • "Un novello ordine di cose": vita civile e religiosità nelle memorie vicentine tra sette e ottocento
  • Illuminismo e sensibilità religiosa nella Como della seconda metà del settecento. Il caso di Giovanni Battista Giovio
  • La diaristica milanese tra sette e ottocento nelle opere di G.B. Borrani, D.A. Minola e L. Mantovani. Alcune considerazioni
  • Scritti sulla città, scritti sulla nobiltà. Tradizione e memoria civica a Udine nel settecento
  • L'"Efemeride di Todi" di Ciro Alvi. Un artistocratico controrivoluzionario
  • L'"informazione" di Rodolfo Coronini di Cronberg (1767): spunti e riflessioni sulla nobiltà goriziana in una controversia secolare
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