De-costruire il genere : discriminazioni e violenza tra asimmetrie e rappresentazioni sociali
P. 59-74
È ormai riconosciuto che la costruzione sociale del femminile e del maschile riveste un significato paradigmatico per la comprensione e l'interpretazione delle fenomenologie sociali. Di conseguenza risulta importante guardare ai meccanismi attraverso cui si trasmettono i modelli di interpretazione dei ruoli di genere. Il presente contributo intende riflettere sui processi di definizione e strutturazione del genere, di relativi stereotipi e asimmetrie, nonché sull'immagine sociale della violenza.
Al contempo, pone lo sguardo sul ruolo determinante dei media sia nel definire il genere, con annessi stereotipi, sia in merito all'importante e delicata questione della violenza maschile contro le donne che negli ultimi anni ha assunto uno spazio decisamente maggiore rispetto al passato. Strettamente connessa alla costruzione sociale delle identità e delle relazioni di genere, la violenza costituisce a tutti gli effetti una strategia della maschilità tesa a instaurare o a conservare un dominio all'interno di un rapporto fortemente gerarchico. Il modo in cui viene narrata nei mezzi di comunicazione rappresenta un aspetto non trascurabile del problema e spinge ad interrogarci su quanto tale attenzione mediatica abbia contribuito a una maggiore consapevolezza sulle radici di genere della violenza.
Il saggio pone infine in evidenza l'importanza di promuovere forme di vita e di organizzazione dei contesti familiari e sociali improntate su una reale parità di genere, insieme a una decisa azione educativa che sin dall'infanzia aiuti a problematizzare costantemente le relazioni tra maschile e femminile: temi urgenti e fondamentali di fronte alla necessità di disfare e/o sovvertire il genere in considerazione delle diverse strategie di dominazione o disciplinamento nei confronti delle donne che ancora oggi persistono all'interno della società contemporanea. [Testo dell'editore]
It is recognized that the social construction of the feminine and the masculine has a paradigmatic significance for the understanding and interpretation of social phenomenologies. Consequently, it is important to look at the mechanisms through which models of interpretation of gender roles are transmitted. This paper aims to reflect on the processes of definition and structuring of gender, related stereotypes and asymmetries, as well as on the social image of violence. At the same time, it focuses on the decisive role of the media both in defining gender, with related stereotypes, and on the important and delicate issue of male violence against women, which in recent years has taken on a much greater space than in the past.
Closely linked to the social construction of gender identities and relations, violence is to all intents and purposes a strategy of masculinity aimed at establishing or maintaining dominance within a highly hierarchical relationship. The way in which it is narrated in the media represents a non-negligible aspect of the problem and prompts us to question how much the media attention has contributed to a greater awareness of gender roots.
Finally, the essay highlights the importance of promoting forms of life and organization of family and social contexts based on real gender equality, together with a decisive educational action that from childhood helps to constantly problematize the relationships between male and female: urgent and fundamental issues in the face of the need to undo and/or subvert gender in consideration of the different strategies of domination or discipline towards women that still persist within contemporary society. [Publisher's text]
Fait partie de
Educational reflective practices : 1, 2024-
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Informations
Code DOI : 10.3280/erp1-2024oa18287
ISSN: 2279-9605
KEYWORDS
- Inequality, Stereotypes, Gender socialization, Gender violence, Social representations, Gender asymmetries