Article PDF (0,59 Mb)
Pris en charge uniquement par Adobe Acrobat Reader (voir détails)

Onde evitare che "per cercare l'ottimo, si perda il buono" : il dibattito sul porto di Fano a inizio Ottocento

2022 - Franco Angeli

57-84 p.

Fra i faldoni conservati nel fondo della Congregazione del Buon Governo depositato presso l'Archivio di Stato di Roma si possono annoverare molteplici fascicoli dedicati alla ristrutturazione e manutenzione del porto di Fano. Infatti, lo scalo fu oggetto di numerose attenzioni fin dalla prima epoca moderna per via della sua felice posizione. Affacciato sul mar Adriatico e comunicante con la via Flaminia, ossia il principale percorso congiungente Roma con Bologna e il resto d'Europa, l'approdo risultava strategico tanto per le comunicazioni quanto per i commerci. Uno degli ultimi incartamenti della collezione tratta dell'ottimizzazione del porto che si cercò di condurre a compimento all'inizio del XIX secolo, appena poco tempo prima che la discesa delle truppe napoleoniche costringesse lo Stato Pontificio alla sua prima dissoluzione dopo secoli di sopravvivenza.

Seppur quindi la congiuntura non fosse affatto propizia, lo sforzo sostenuto dalle gerarchie papali testimonia il valore che l'ormeggio ricopriva per gli interessi nazionali: un'importanza tale da coinvolgere nella fabbrica idrostatici di fama (il capitano Giuseppe Castagnola e Pietro Zara), architetti papali (Virginio Bracci e Andrea Vici) e funzionari pubblici locali. [Testo dell'editore].

Among the records of the State Archive of Rome, the so-called Congregazione del Buon Governo series boasts a collection of evidence concerning Fano and its harbour. The port of Fano, in fact, had been completely transformed along the centuries under the auspices of the Papal government, due to its strategic position on the Adriatic Sea at the end of via Flaminia, which was the most important pedestrian road to the Urbe. One of the last folders deals with the debate that took place at the beginning of the 19th century about the renovation of the dock area, just some years before the dissolution of the Papal States at Napoleon's request. This attempt testifies the importance of the harbor for the nation. Local and papal businesses depended on this infrastructure. Hydrostatic technicians, papal experts and public officials took part in the discussion, including the captain Giuseppe Castagnola, Pietro Zara, Virginio Bracci and Andrea Vici. [Publisher's text].

Fait partie de

Storia urbana : rivista di studi sulle trasformazioni della città e del territorio in età moderna : 171, 1, 2022