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Il fascino discreto della violenza (nel Mezzogiorno in guerra) / Periferie controrivoluzionarie : la resistenza borbonica al nazionalismo liberale in Italia e in Spagna : una lettura comparata / Legittimismo e controrivoluzione nella prima guerra italiana

2023 - Franco Angeli

347-373 p.

L'intervento inserisce comparativamente il brigantaggio nel Mezzogiorno d'Italia nel quadro della mobilitazione controrivoluzionaria del XIX secolo nell'area mediterranea, mostrando che il tratto unificante di queste esperienze è il patriottismo monarchico che rappresenta un'autentica cultura politica diffusa fra le masse popolari abituate all'uso delle armi e quindi capaci di sostenere il conflitto civile in nome dell'assolutismo contro il nuovo potere rivoluzionario. Il contributo si sofferma su uno dei molteplici aspetti che emergono dal volume, ovvero le forme di legittimismo e controrivoluzione che si svilupparono nel decennio dell'unificazione italiana. A partire dall'analisi di Pinto sulla dimensione politica del brigantaggio, l'autrice si concentra, in primo luogo, sul rapporto tra questo fenomeno e le insorgenze più risalenti, interrogandosi sulla possibilità di individuare una "tradizione controrivoluzionaria" nella storia del Mezzogiorno.

In secondo luogo, l'autrice passa ad analizzare il borbonismo nel quadro della controrivoluzione ottocentesca europea, sottolineando i limiti di tale progetto politico. Proprio la debolezza del progetto politico borbonico e, ancor più, del suo nesso con il brigantaggio, favorirono la delegittimazione di quest'ultimo come avversario politico da parte dell'ultimo soggetto evocato dal titolo, gli italiani. L'ampio ricorso a misure eccezionali da parte dello stato italiano, in fase di costruzione, fecero sì che esso assumesse immediatamente il volto dell'iper-stato per ragioni di sicurezza, in cui le esigenze statali incontrarono istanze della società meridionale. [Testo dell'editore].

The paper places brigandage in southern Italy comparatively within the framework of the counter-revolutionary mobilization of the 19th century in the Mediterranean area, showing that the unifying trait of these experiences was monarchical patriotism. The monarchical patriotism represented an authentic political culture widespread among the popular masses accustomed to the use of arms and therefore capable of sustaining civil conflict in the name of absolutism against the new revolutionary power. The contribution focuses on one of the many aspects of the volume, namely the forms of legitimism and counter-revolution that developed in the decade of Italian unification. Starting from Pinto's analysis of the political dimension of brigandage, the author focuses, first, on the relationship between this phenomenon and previous insurgences, questioning the possibility of identifying a "counter-revolutionary tradition" in the history of Southern Italy.

Secondly, the author analyses bourbonism in the context of the European nineteenth-century counter-revolution, underlining the limits of this political project. Precisely the weakness of the Bourbon political project and, even more, of its connection with brigandage, favoured the delegitimization of the latter as a political opponent by the last subject evoked by the title, the Italians. The extensive recourse to exceptional measures by the Italian state, during its building moment, meant that it immediately assumed the face of the hyper-state for security reasons, in which state needs met the demands of southern society. [Publisher's text].

Fait partie de

Società e storia : 180, 2, 2023