E' tempo di cambiare : riflessioni sui paradigmi utili nello studio dei disturbi dell'apprendimento nella prospettiva RDoC
99-142 p.
La prospettiva Research Domain Criteria (RDoC) propone di avviare un ampio programma di studi che non sia legato a diagnosi comportamentali specifiche (come nel DSM o nell'ICD) ma affronti in modo integrato i disturbi mentali tenendo conto di livelli diversi di analisi e del contesto evolutivo in cui questi si sviluppano. Per far questo, nel loro articolo bersaglio, Antonietti e colleghi propongono di utilizzare paradigmi di ricerca differenti da quelli utilizzati a tutt'oggi. In questa prospettiva viene analizzato come il paradigma case control (largamente utilizzato finora) non tenga conto delle frequenti comorbidità presenti con i vari DSA né dell'effetto della pratica (un problema affrontato spesso, ma in modo non efficace, con il reading level match).
Inoltre, utilizzando come esempio la dislessia, si illustra come gli studi basati su questi paradigmi abbiano generato una grande varietà di risultati che non consentono di convergere su un'interpretazione unitaria. In alternativa, in linea con la logica RDoC, si può pensare a studi che considerino campioni di bambini non selezionati o con disturbi "misti", in cui cioè vi sia "almeno" un disturbo di apprendimento, e che non abbiano un singolo comportamentotarget ma affrontino insieme più comportamenti. Viene però anche sottolineato che è necessario pensare a studi e paradigmi diversi che affrontino in modo separato la complessità dei comportamenti di apprendimento nella prospettiva di analisi multilivello.
Viene, infine, presentato uno studio che esemplifica alcune delle caratteristiche della prospettiva RDoC. In questo si dimostra che l'abilità di un gruppo non selezionato di bambini di costruirsi rappresentazioni consolidate di singoli eventi (instances) predice la prestazione nei compiti di lettura, scrittura e calcolo in cui è importante il riferimento a conoscenze pregresse (come la scrittura di parole a trascrizione ambigua) ma non in quelli che per essere risolti richiedono il riferimento ad uno specifico algoritmo (come la scrittura di pseudoparole). [Testo dell'editore].
The Research Domain Criteria (RDoC) perspective proposes to initiate a broad program of studies that is not tied to specific behavioral diagnoses (as in the DSM or ICD) but addresses mental disorders in an integrated way, considering different levels of analysis and the developmental context in which they develop. To do this, in their target article Antonietti and colleagues propose to use research paradigms different from those used to date. In this perspective, it is analyzed how the casecontrol paradigm (widely used to date) does not consider the frequent comorbidities present with various ASDs nor the effect of practice (a problem often, but ineffectively, addressed by the "reading level match").
Furthermore, using dyslexia as an example, it is illustrated how studies based on these paradigms have generated a wide variety of results that do not allow for convergence on a unitary interpretation. Alternatively, in line with the RDoC rationale, one can think of studies that consider samples of unselected children or children with "mixed" disorders, i.e., in which there is "at least" one learning disorder, and that do not have a single target behavior but address multiple behaviors together. However, it is also emphasized that it is necessary to think about different studies and paradigms that separately address the complexity of learning behaviors from the perspective of multilevel analysis.
Finally, a study is presented that exemplifies some of the characteristics of the RDoC perspective. In this, it is shown how the ability of an unselected group of children to construct consolidated representations of individual events (instances) predicts performance in reading, spelling, and computation tasks in which reference to prior knowledge is important (such as spelling words with ambiguous transcription) but not in those that require reference to a specific algorithm to be solved (such as spelling pseudowords). [Publisher's text].
Fait partie de
Ricerche di psicologia : 4, 2022-
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Informations
Code DOI : 10.3280/rip2022oa15716
ISSN: 1972-5620
KEYWORDS
- RDoC, DSM, Paradigmi, Dislessia, Disturbi dell'apprendimento, Comorbidità
- RDoC, DSM, Paradigms, Dyslexia, Learning disabilities, Comorbidity