La crisi della psichiatria : superare una regressione culturale e scientifica

La crisi attuale della psichiatria in Italia ha radici sociali, culturali e scientifiche. La precarietà delle relazioni di scambio, l'isolamento sociale e lo stato di emergenza permanente sfavoriscono l'intervento di sostegno delle realtà sociali fragili e anche il complesso lavoro del reinserimento delle persone sofferenti nella comunità cui appartengono. La lunga incomprensione tra i promotori della Legge 180/1978 e la psicoanalisi ha indebolito l'intero sistema di cura. Da una parte ha incanalato l'intervento psicosociale verso la soddisfazione di esigenze prevalentemente materiali e dall'altra ha portato a un impoverimento catastrofico dell'intervento psicoterapeutico. Ne ha tratto vantaggio l'approccio puramente biomedico al dolore che ha appiattito il campo psichiatrico sulla dimensione quantitativa del contenimento farmacologico dell'angoscia con una grave penalizzazione della qualità e della cura intesa come soggettivazione della cura. [Testo dell'editore].

The current crisis of psychiatric care in Italy has social, cultural and scientific roots. The precariousness of relationships, social isolation and the permanent state of emergency make more difficult the supportive intervention for fragile social realities and also the complex work of reintegrating of patients into their own community. The agelong misunderstanding between the promoters of the Italian Law no. 180/1978 on psychiatric reform and psychoanalysis has weakened the entire mental health system. On the one hand, psychosocial intervention has been directed mostly towards the satisfaction of material needs and, on the other, there has been a catastrophic impoverishment of psychotherapeutic interventions. A purely biomedical approach to human suffering has benefited from this situation, and psychiatry has been often reduced to a mere pharmacological containment with a serious penalization of quality of care. [Publisher's text].