Contraddizioni e complessità del cohousing : il contributo dell'abitare collaborativo alla generazione di spazio pubblico

A partire dalla posizione di Dorit Fromm a proposito del cohousing, soluzione che parrebbe incoraggiare i residenti a socializzare costituendo al tempo stesso una potenziale strategia per il rinnovamento di piccoli quartieri, l'autore si interroga sul reale contributo "innovativo" di questa forma residenziale nel soddisfare le nuove esigenze di urbanità. Se, come dichiara Bianchetti, lo spazio pubblico contemporaneo è uno spazio che non è per tutti, che "non celebra la fissità ma l'occasione", sarebbe utile delinearne l'uso odierno e le sue specificità. Nella ricerca di risposte a questi interrogativi, analizzando la posizione degli Smithson a proposito del ruolo pubblico dell'intervento privato e rifacendosi ad alcuni esempi ereditati dalla città antica, l'autore identifica una possibile nuova forma di abitare collaborativo. [Testo dell'editore].

Starting from Dorit Fromm's position regarding cohousing, a solution that would seem to encourage residents to socialize, constituting a potential strategy for the renovation of small neighborhoods, the author questions the real "innovative" contribution of this residential form in satisfying urban needs. If, as Bianchetti declares, contemporary public space is a space that is not for everyone, that "does not celebrate fixity but occasion", it would be useful to outline its current use and its specificities. In the search for answers to these questions, analyzing the Smithsons' position regarding the public role of private intervention and referring to some examples inherited from the ancient city, the author identifies a new possible form of collaborative living [Publisher's text].