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La massoneria nel Casellario politico centrale : criticità di uno strumento di ricerca

2021 - Franco Angeli

173-185 p.

Il "Servizio dello Schedario biografico degli affiliati ai partiti sovversivi maggiormente pericolosi nei rapporti dell'ordine e della Pubblica Sicurezza" fu istituito nel 1894 e fu messo a punto due anni dopo, quando nel giugno 1896 la Direzione generale di Pubblica sicurezza ne indicava ai prefetti del Regno gli scopi e l'utilità, nonché le nuove norme da seguire per la compilazione delle relative schede. Le 5.615 buste del fondo raccolgono i fascicoli relativi a ben 152.589 schedati: si tratta in massima parte di socialisti, comunisti, sovversivi, anarchici, antifascisti tout court, ma anche di vagabondi, oziosi, prostitute, membri di minoranze etniche e, appunto, massoni.

Oggi un'interfaccia virtuale permette la consultazione on line dei risultati emergenti, ovvero di quei dati che corrispondono fedelmente alle informazioni riportare in recto e verso sulle sole copertine dei singoli fascicoli. Ciò che se da un lato rende assai più comoda la ricerca per lemmi, ne inficia però pesantemente la qualità, in quanto le suddette copertine non riportano in modo integrale i dati essenziali contenuti nei fascicoli. La questione è lampante nel caso dei massoni schedati. [Testo dell'editore].

The "Service of the biographic Register of the affiliates to the most dangerous subversive parties" (Servizio dello Schedario biografico degli affiliati ai partiti sovversivi maggiormente pericolosi nei rapporti dell'ordine e della Pubblica Sicurezza) was established in 1894 and implemented two years later. In June 1896 the General Directorate of Public Security indicated to the Reign's Prefects its aims and utility, as well as the new norms to be followed to fill in the related forms. The dossier's 5.615 envelopes include files concerning up to 152.589 registered people: the majority of them being socialists, communists, subversives, anarchists, antifascists, but also vagabonds, layabouts, prostitutes, members of ethnic minorities and, indeed, freemasons. Today a virtual interface allows the online reading of information reported in recto and verso on single files covers.

This tool on the one hand makes the research by lemmas much easier, on the other hand, however, heavily affects the quality of research, as the abovementioned covers do not always report the essential data contained in the files. This issue is evident in the case of registered freemasons. [Publisher's text].

Fait partie de

Mondo contemporaneo : rivista di storia : 1, 2021