Fratture politiche e violenza sociale in Terra d'Otranto nella transizione dai Borbone ai Savoia (1860-1865)
253-288 p.
Attraverso l'utilizzo di fonti principalmente giudiziarie, il saggio si sofferma sul conflitto civile che si verificò nel passaggio dai Borbone ai Savoia in una provincia del Mezzogiorno continentale - Terra d'Otranto (attuali province di Brindisi, Lecce e Taranto) - tra le fasi finali del regno di Francesco II e il 1865, ultimo anno di applicazione della legge Pica. Questo conflitto è analizzato sulla base non solo delle ragioni politico- ideologico tra rivoluzionari e controrivoluzionari, ma anche delle motivazioni sociali ed economiche sottese ai diversi contrasti. Si individuano tre diversi momenti particolarmente violenti e utili per leggere il cambio di regime nell'area in questione: gli scontri in seguito al varo dell'Atto sovrano del 25 giugno e i moti per la rivendicazione delle terre demaniali; una serie di manifestazioni a carattere reazionario;
i contrasti scoppiati a favore di Garibaldi sotto l'influenza di un'opposizione democratica critica verso la politica rattazziana e l'intesa con Napoleone III. Ne emerge un quadro complesso e articolato, in cui i fenomeni assumono portata e caratteri a volte anche molto diversi a seconda dei contesti territoriali, e con un ruolo particolarmente rilevante rivestito dalla Guardia nazionale. Parole chiave: conflitto civile; questione demaniale; Guardia Nazionale; brigantaggio; movimento democratico; Storia del Mezzogiorno risorgimentale. [Testo dell'editore].
This essay draws upon judicial archives to address the civil conflicts that accompanied the transition from the Bourbon to the Savoy regimes in the continental Mezzogiorno province known as Terra d'Otranto (currently the provinces of Brindisi, Lecce and Taranto). It focuses on key events that occurred between the final stages of the reign of Francis II and 1865, the last year of application of the Pica law. These events are approached thorough consideration of the political-ideological reasoning of revolutionaries and counter-revolutionaries, as well as with attention to various other social and economic motivations relevant to the conflicts. The essay argues that three different and particularly violent moments are fundamental to understanding how political change affected the geographic area under study: 1) clashes which followed the Sovereign Act of 25th June 1860 and the people's bid to the possession of common lands; 2) reactionary responses; and,
3) movements in support of Garibaldi influenced by a democratic opposition critical of the policy of Rattazzi and the agreement with Napoleon III. The essay concludes that the picture which emerges from a close reading of relevant source material is complex and articulated, and that both territorial context and the pivotal role of National Guard figure importantly in the dynamics and events of the political transition period. [Publisher's text].
Fait partie de
Società e storia : 164, 2, 2019-
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Informations
Code DOI : 10.3280/SS2019-164003
ISSN: 1972-5515
KEYWORDS
- Civil conflict, commons, National Guard, brigandage, democratic movement, History of the Southern Italy during the Risorgimento