Il Lombardo-Veneto tra finanza e consolidamento del neo-assolutismo (1850-1854)

Il 1848 aprì un'epoca di grandi trasformazioni politiche. La necessità di reprimere le insorgenze nazionali aumentò le spese militari. Lo stato ebbe quindi bisogno di una amministrazione più efficace, in grado di esigere i tributi necessari a garantirne la sopravvivenza finanziaria. Il presente contributo, sulla base delle vicende dei due prestiti imposti ai contribuenti della Lombardia asburgica nel 1850 e nel 1854, descrive l'evoluzione del sistema politico austriaco in relazione ai problemi finanziari successivi alle rivolte nazionali del 1848. Spinto dalle spese crescenti, il governo asburgico accentrò progressi-vamente a Vienna tutte le decisioni, e impose i prestiti senza coinvolgere rappresentanze locali. Sul piano politico, l'ideologia dello stato unitario soppiantò il mito dell'impero multi-nazionale ma, non riuscendo a sostituirsi alle emergenti identità nazionali, aprì in Lombardia il decennio che mise fine al secolare dominio asburgico sulla regione. [Testo dell'editore].

1848's revolutions open an era of political transformation. The increase of military expenses due to the nationalist revolutions led to administrative reforms, which improved the effectiveness of bureaucracy. This paper, comparing the national loans imposed to Habsburg Lombardy in 1850 and 1854, describe the evolution of Austrian political system in relation to the financial crisis of the empire in the aftermath of 1848. Pushed by the increasing expenditures, Habsburg government progressively centralized all the political decisions in Vienna and enforced the loans without any involvement of local élites. On the political level, the ideology of the unitary state superseded the myth of the multi-national empire. However, not being able to substitute the emerging national identities, in Lombardy it opened the decade that put an end to the centuries-old Habsburg dominion on the region. [Publisher's text].