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Dalla chiusura delle scuole speciali alla salute mentale dell'età evolutiva

2018 - Franco Angeli

89-104 p.

L'infanzia e l'adolescenza sono state oggetto di una legge altrettanto radicalmente innovativa nell'ambito della salute mentale della Legge 180; si tratta della Legge 517, varata l'anno precedente, il 4 agosto del 1977. Essa prevedeva l'abolizione delle scuole speciali e delle classi differenziali e la conseguente apertura della scuola a tutti i bambini, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche, psichiche o culturali. La integrazione dei bambini e degli adolescenti con disabilità nella scuola di tutti, è la storia del superamento della scuola come istituzione che emargina ed isola dal proprio contesto di vita. La legge è uno dei risultati conquistati dal movimento generale di richiesta di migliori condizioni di lavoro, di maggiori libertà civili e servizi sociali che ha caratterizzato il nostro Paese per un decennio a partire dalla fine degli anni sessanta. In quel contesto maturarono e si realizzarono alcune importanti esperienze di rinnovamento delle strutture manicomiali, in particolare quella di

Gorizia condotta da Basaglia. Si descrive qui l'esperienza che si svolse a Bologna e che coinvolse anche la psichiatria dell'età evolutiva. Fu il risultato della collaborazione fra amministrazione comunale e clinica psichiatrica universitaria e realizzò con largo anticipo sulle riforme nazionali sia una riorganizzazione dell'assistenza psichiatrica secondo il modello del "Settore" che la chiusura delle scuole speciali, condotte secondo i principi della prevenzione e gestione sociale dei servizi della collettività. Viene infine discusso il rapporto fra la psichiatria per gli adulti e quella per l'età evolutiva sottolineando come il distacco sul piano della formazione e della ricerca e su quello clinico assistenziale fra queste due discipline, abbia avuto conseguenze negative per entrambe e come l'ingresso della Neuropsichiatria infantile nel Dipartimento di Salute Mentale, avvenuto di recente in alcune regioni, possa rappresentare l'occasione per un reciproco arricchimento. [Testo dell'editore].

The Law 517, launched in 1977 - one year before the Italian Mental Health Reform (Law 180, 1978) - envisages the closure of special schools and differential classes, thus mainstreaming all children into conventional classrooms, regardless of the youth's physical, mental or cultural status. In the field of mental health, this law is as radically innovative as the Law 180. The integration of 'all' youth and children with disabilities in conventional classrooms, has the key aim of overcoming the school, as an institution, that marginalizes and isolates children from their life context. This law represents one of the outcomes of the general social movement - that lasted in Italy a decade, from the end of the sixties onwards - claiming better working conditions, greater civil liberties and more social services. During this period a few important experiences of deinstitutionalisation of mental hospitals took place, i.e. Basaglia's endeavours in Gorizia. The author describes what happened in Bologna involving the

child and youth mental health service. This experience, fruit of the collaboration between local authorities and the psychiatric Department of the University of Bologna, achieved, well in advance on national reforms, the reorganization of psychiatric care by following the model of "sector psychiatry" and closing the special schools. This process was based on the principles of prevention and community involvement in the management of the services. Concluding, the author analyses the existing separation between the two disciplines of adult and child psychiatry, underlining the negative outcomes in training, research and care. The merging of adult and child psychiatry in the department of mental health - that recently has taken place in certain regions in Italy - represents now an opportunity for the mutual enhancement of both fields. [Publishers' text].

Fait partie de

Rivista sperimentale di freniatria : la rivista dei servizi di salute mentale : CXLII, 2, 2018