27 agosto 1965 : la pubblicistica italiana di architettura commemora Le Corbusier
73-78 p.
Il 27 agosto del 1965 Le Corbusier terminava la sua 'recherche patiente'. La notizia della morte fece il giro di tutti i rotocalchi e lasciò attoniti i sostenitori, inermi all'annuncio della improvvisa scomparsa. Caduto il mito era necessario fare qualche considerazione e si profilava la possibilità di un improbabile bilancio rispetto ad una successione di idee e realizzazioni che ha elevato il suo artefice a riferimento assoluto e lo ha iscritto tra la schiera riconosciuta dei 'maestri viventi'. La reazione delle riviste italiane è un susseguirsi di ricordi, riflessioni, precisazioni sulla vita e sulle opere. Il grande 'eretico' non c'è più ma lascia la sua vastissima eredità, fatta di pensiero, opere e progetti. Rileggere oggi queste testimonianze assume nuovo senso, forse non è ancora tempo di bilanci, l'orizzonte si è rasserenato, la carica del grande maestro non si è ancora esaurita [Testo dell'editore].
Fait partie de
Territorio : 80, 1, 2017-
Articles du même numéro (disponibles individuellement)
-
Informations
Code DOI : 10.3280/TR2017-080012
ISSN: 2239-6330
KEYWORDS
- Le Corbusier, riviste architettura italiane, commenti morte