"E tu, quando mi guardi che cosa vedi?" : l'incontro con un'identità migrante alle soglie dell'adolescenza
139-155 p.
Attraverso l'incontro con un'adolescente migrante, il presente lavoro intende esaminare le difficoltà incontrate nella costruzione di un senso di identità e appartenenza. Lisa vive una discrepanza tra modelli di identificazione diversi ed è segnata dal trauma migratorio e ambientale. Il dolore psichico ha trovato espressione dentro di lei in forme di difesa rigide come l'identificazione proiettiva. Obiettivo del lavoro è stato trasformare il rischio transculturale in un processo dinamico e creativo. Il setting è stato il luogo di speranza dove riconoscere il transfert culturale in atto, accogliere ciò che non era stato mentalizzato e introdurre uno spazio sognante. [Testo dell'editore].
This paper is going to analyze the difficulties they have come across in building feelings of belonging and identity by meeting a migrant teen. Lisa lives a discrepancy among different identification models and she has been scarred by migration and environmental trauma. The psychic pain has found expression in strict defense mechanisms inside her such as projective identification. The aim of our work was to transform the transcultural risk into a dynamic and creative process. The setting had been a place of hope where we could identify the ongoing cultural transfer, welcome what was not mentalized and introduce a dreamy space. [Publisher's Text].
Fait partie de
Setting : quaderni di studi psicoanalitici : 40, 2, 2015-
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Informations
Code DOI : 10.3280/SET2015-040005
ISSN: 1972-5175
KEYWORDS
- Migration, Trauma, Cultural transfer, Projective identification