Perché il neoliberismo non è sostenibile
13-29 p.
Il saggio vuole mostrare l'utilità di un approccio storico accanto a quello concettuale nel dibattito attorno alla sostenibilità del neoliberismo. L'evidenza storica fornisce inequivocabili argomenti per mostrare il ruolo strategico svolto dagli stati e dalla società civile, accanto al mercato, nel sostenere lo sviluppo economico e sociale dei paesi che hanno intrapreso la via del progresso, mentre è anche in grado di avanzare critiche devastanti ai principali assunti che stanno alla base dei modelli neoclassici. Nelle conclusioni, si richiama la desiderabilità del paradigma alternativo dell'economia civile, che non nega il mercato ma intende realizzarlo in maniera meno fondamentalista [Testo dell'editore].
This essay intends to demonstrate the usefulness of an historical approach as a complement of the conceptual one in the debate about the sustainability of neo-liberalism. History supplies unequivocal arguments to show the strategic role played by states and civil society, together with the market, in supporting the economic and social development of the countries which have progressed. History is also a source of devastating criticisms of the main assumptions of neoclassical models. In the conclusions, the desirability of the alternative paradigm of civil economy is introduced, a paradigm that is not against the market, but proposes to interpret it in a less fundamentalist way. [Publisher's Text].
Fait partie de
Quaderni di economia del lavoro : 106, 2, 2016-
Articles du même numéro (disponibles individuellement)
-
Informations