Guerra e propaganda : scontri fra fascisti e "sovversivi" sulle pagine dei giornali milanesi
47-76 p.
Sono passati 103 anni dalla marcia su Roma. Sebbene il primo governo guidato da Benito Mussolini non fosse ancora propriamente dittatoriale, il 1922 sarebbe stato considerato dal futuro regime l'"anno zero" della nuova epoca fascista. La stampa del tempo costituisce oggi una fonte preziosa per gli storici: in primis, per ricostruire quanto accaduto e, in secondo luogo, per analizzare quale fosse l'interpretazione degli eventi data dai principali quotidiani milanesi. Leggendo l'"Avanti!", il "Corriere della Sera" e "Il Popolo d'Italia" si ha talvolta l'impressione di vivere su pianeti diversi. La guerra civile che si combatteva nel Paese si rifletteva anche nei giornali, diventando una guerra di informazioni: i fatti venivano interpretati in modo divergente, la colpa degli eventi attribuita ai fascisti o ai "sovversivi", e veniva dato risalto ad avvenimenti meglio strumentalizzabili a sostegno della propria narrazione; ciascuna delle testate prese in esame di fatto raccontò la realtà secondo la propria linea
politica. Nel presente saggio l'autore analizza tali dinamiche, arricchendo la lettura delle fonti giornalistiche con approfondimenti storiografici e archivistici, grazie alle carte degli Archivi di Stato di Milano, Cremona e Roma, per svelare utili retroscena non riportati dalla stampa coeva. La ricerca si focalizza in particolare su una selezione di eventi, alcuni dei quali ignorati o trascurati dalla storiografia, ma in grado di restituire un'immagine più viva e concreta del clima di violenza e propaganda che ha caratterizzato l'ascesa del fascismo. [Testo dell'editore]
103 years have passed since the March on Rome. Although the first government of Benito Mussolini was not completely dictatorial, 1922 will be considered by the regime as the beginning of the new fascist era. The press of the time represents a valuable source for historians: they help understanding the facts and they make it possible to analyze the interpretation of events made by Milan's newspapers. Reading "Avanti!", "Corriere della Sera" or "Il Popolo d'Italia" provides the impression to live on different planets. The civil war was fought also by newspapers, becoming a war of information: interpreting facts in different ways, blaming "fascists" or "subversives", allowing more space to news that were exploitable for specific storytelling. In this essay the author will analyze these dynamics, enriching the interpretation of the journalistic sources with historiographical and archival insights, drawing upon documents from the State Archives of Milan, Cremona, and Rome to uncover significant behind the scenes
details omitted by the contemporary press. The focus will be on series of events, even some ignored or neglected by historiography, that can give a more vivid and concrete picture of the violence and propaganda that characterised the rise of Fascism. [Publisher's Text]
Forma parte de
Storia in Lombardia : XLIV, 1, 2025-
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Información
Código DOI: 10.3280/SIL2025-001002
ISSN: 1972-5035
KEYWORDS
- fascismo, Mussolini, "Corriere della Sera", "Avanti!", "Il Popolo d'Italia", 1922
- Fascism, Mussolini, "Corriere della Sera", "Avanti!", "Il Popolo d'Italia", 1922