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Il lavoro sessuale è di casa : spunti di ricerca tra geografie dell'abitare e prostituzione

2024 - Franco Angeli

5-30 p.

Chiedersi quali siano gli spazi del lavoro sessuale non significa domandarsi semplicemente dove ci si prostituisce, ma soprattutto interrogarsi sulle specifiche dinamiche che si innescano all'intreccio di geografia e prostituzione. Da dove partire quindi? Da casa. Chi si prostituisce, al contrario di quanto comunemente percepito, non vive costantemente in tacchi, minigonna e pelliccia su un marciapiede. Le lavoratrici sessuali affittano, comprano, abitano, occupano, vengono sfrattate, costruiscono reti di solidarietà. Il lavoro sessuale risulta quindi un prisma attraverso cui guardare criticamente ai regimi abitativi e ai loro limiti.

Partendo da una disamina di testi accademici e non, l'articolo si propone di rileggerli mettendo la casa al centro, e propone quindi un'agenda di ricerca che, a partire dalle esperienze di chi fa lavoro sessuale, possa contribuire ad analizzare e scardinare dinamiche strutturali che determinano chi, come e quando è ammesso nello spazio urbano, in particolare quello abitativo. [Testo dell'editore].

To inquire the spaces of sex work is not merely to locate where prostitution occurs, but primarily to investigate the intricate dynamics that emerge at the intersection of geography and sex work. Where to begin, then? from home. Contrarily to what commonly perceived, sex workers do not live constantly in high heels and miniskirts. Rather, they engage in a variety of housing arrangements they rent, buy, dwell, squat, face eviction, and establish solidarity networks. Thus, sex work serves as a lens through which critically examinining housing systems and their inherent constraints. Drawing upon an analysis of academic and non academic literature, this article proposes to read them with a focus on the house and home. By placing the home at the forefront, the article proposes a research agenda aimed at recognizing the experiences of sex workers as significative to analyze and disrupt the structural dynamics that dictate access to urban spaces, homespaces in particular. [Publisher's Text].

Forma parte de

Rivista geografica italiana : CXXXI, 3, 2024