"As the Celebrated Author Conceived It" : Ferdinand Hérold's 'Zampa' in Nineteenth-Century Italy
P. 27-52
Nel corso dell'Ottocento, in Italia furono approntate tre diverse traduzioni di Zampa, opéra-comique di Mélesville e Ferdinand Hérold (1831). Apparse a circa trent'anni di distanza l'una dall'altra, le traduzioni di Giovanni Schmidt (Napoli, 1833), Achille de Lauzières (Genova, 1861) e Angelo Zanardini (Milano, 1889) rivelano come in momenti diversi i poeti incaricati di tradurre i versi francesi diedero di volta in volta priorità vuoi a una maggiore aderenza alla prosodia dell'originale francese, vuoi alle regole della versificazione italiana, con esiti non sempre prevedibili.Ciascuna traduzione fu associata a interventi più o meno incisivi sulla partitura di Hérold.
Nel 1833, in particolare, Placido Mandanici arrangiò la musica adattando il ruolo eponimo – in origine una parte di tenore – per la voce di basso di Luigi Lablache; in quell'occasione uno dei passaggi più notevoli dell'opera, la Cavatina «Pourquoi trembler? C'est moi qui vous implore», fu sostituita da un nuovo pezzo solistico. Nel 1861 la parte di Zampa fu restituita alla tessitura originale, e «Pourquoi trembler?» venne ripristinata. Infine, alla Scala nel 1889, la parte del protagonista fu cantata da un baritono d'eccezione, Victor Maurel.
(Su quest'ultima versione si fondò Mattia Battistini nella sua celebre incisione di «Perché tremar?».) In tutte e tre le versioni i dialoghi parlati di Mélesville furono versificati e musicati come recitativi, semplici nel 1833, orchestrati nel 1861 e nel 1889. Sullo sfondo di tali mutevoli orientamenti nei confronti di testo e musica, nitida si staglia la figura del compositore, Hérold, espressamente riconosciuto come ‘autore' e variamente glorificato nei paratesti di libretti e spartiti a stampa e negli scritti critici coevi. L'instabilità del testo risponde a esigenze specifiche transeunti, mentre l'autorialità, per quanto astratta, è percepita e descritta come permanente. [Testo dell'editore]
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Información
Código DOI: 10.1400/296372
ISSN: 2035-6706