Artículo PDF (0,19 Mb)
Compatible solo con Adobe Acrobat Reader (leer más)

Verso un sistema di cura e giudiziario di comunità

2023 - Franco Angeli

P. 49-68

Questo contributo vuole discutere lo stato di attuazione della Legge 81/2014, che ha portato alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) attraverso il sistema di welfare di comunità. In particolare, vuole coinvolgere i Dipartimenti di Salute Mentale (DSM), che, in un quadro di collaborazione interistituzionale, sono stati in grado di realizzare quella che Franco Corleone ha chiamato una "rivoluzione gentile", la quale a lungo ha atteso e, purtroppo, ancora attende una riforma. Sono, infatti, mancate le modifiche dell'imputabilità, il superamento della pericolosità sociale e delle misure di sicurezza. Il codice penale, in vigore dal 1930, non è in armonia né con la Legge 180/1978 né con la Legge 81/2014. Comunque, chiudere gli OPG non era né facile, né scontato, ma è stato fatto ed il sistema, ancora acerbo, mostra molti segni di possibile maturazione. Non mancano le preoccupazioni, accentuate dalla mancanza di dialogo,

da atteggiamenti difensivi e proiettivi, che frammentano e indeboliscono il sistema. Deve essere evitato un irrigidimento delle REMS, una loro definitiva stabilizzazione nell'ambito di un percorso che porta ad una nuova pericolosa istituzionalizzazione.Le REMS, infatti, hanno il compito di superare sé stesse. Affrontare i diversi ostacoli, gli stigmi, le contraddizioni è un compito di tutto il sistema. E ciò può essere fatto esclusivamente nel dialogo, tramite collegamenti, collaborazioni virtuose di ogni istituzione chiamata a collaborare, ma anche di tutti i cittadini. Una cura ed una giustizia partecipate possono far sì che i limiti possano diventare risorse, punti di forza. Occorre trovare un nuovo punto d'incontro, incentrato non su luoghi, ma sui percorsi delle persone nella comunità, sul loro tempo vissuto, restando prossimi ed accompagnandoci reciprocamente nei cammini erranti della vita. Se il malato è trattato diversamente, infatti, anche la malattia si può modificare. [Testo dell'editore]

This manuscript aims to discuss the state of current implementation of the Law 81/2014, which led to the closure of the Judicial Psychiatric Hospitals in favor of a community welfare system. In particular, we want to involve the Departments of Mental Health (DMH). Indeed, in a framework of inter-institutional collaboration, they were able to achieve what Franco Corleone called a "gentle revolution", which has long awaited and, unfortunately, still awaits a reform. A change of imputability, the overcoming of the social dangerousness and the security measures are still lacking. The penal code, in force since 1930, is not in harmony with either the Law 180/1978 or the Law 81/2014. However, closing the Judicial Psychiatric Hospitals was neither easy nor obvious, but it was done and the system, still immature, shows many signs of possible maturation. There is no shortage of concerns, accentuated by the lack of dialogue, by defensive and projective attitudes, which fragment and weaken the whole system.

A stiffening of the REMS, their definitive stabilization in the context of a path that leads to a new dangerous institutionalization must be avoided. The REMS have the objective of overcoming themselves. Facing the different obstacles, the stigmas and contradictions should be the main goal of the whole system. And this may be done exclusively through the dialogue, through connections, virtuous collaborations of each institution called to collaborate, but also of all the citizens. A "participated" cure and justice system may ensure that limits can become resources, strengths. We need to find a new "meeting point", centered not on places, but on the care pathways of people in the community, on their time lived, remaining close and accompanying each other on the wandering paths of our life. Indeed, if the patient is treated differently, the disease can also be modified. [Publisher's text]

Forma parte de

Rivista sperimentale di freniatria : la rivista dei servizi di salute mentale : CXLVII, 1, 2023