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Corpo e autolesionismo : spunti di riflessione sui disturbi dell'alimentazione e sull'autolesionismo in tempi di pandemia da SARS CoV-2

2022 - Franco Angeli

P. 105-123

Nel periodo pandemico da SARS-CoV-2, molti individui hanno vissuto profondi mutamenti nel loro vivere quotidiano. Questi cambiamenti hanno coinvolto non solo la nostra quotidianità ma anche il numero e le manifestazioni psicopatologiche che i clinici si trovano a dover affrontare. Un dato allarmante è l'aumento della frequenza di disturbi dell'alimentazione così come del fenomeno del Non-Suicidal Self Injury (NSSI) negli adolescenti. Sembra esserci un comune denominatore tra queste due manifestazioni psicopatologiche, un filo conduttore, tra il corpo e il gesto autolesivo, nel corso del tempo nella nostra società consumistica: l'abbandono del tempo lento, riflessivo, introspettivo in favore della velocità e dell'alacrità dell'azione, che analizza e inganna rapidamente e immediatamente.

L'offerta di una soluzione immediatamente pronta e disponibile, come il nuovo oggetto da conseguire e possedere, certamente lenisce il disagio, ma allo stesso tempo esilia il soggetto dal suo vero Sé, si allontana dalla sua ruvidezza, smussa gli spigoli senza tuttavia livellarli. In un'epoca in cui il trascorrere del tempo appare e deve essere sempre più veloce e più tumultuoso per far fronte al tempo che viene ulteriormente accelerato verso un obiettivo indefinito, secondo una pratica consumistica che non può consentire pause o rallentamenti, il corpo fisico e materiale sempre immediatamente disponibile si afferma come un luogo privilegiato ed esclusivo da cui versare l'unguento lenitivo, la pozione magica che risulta drammaticamente disfunzionale. [Testo dell'editore]

In the time of the SARS-CoV-2 pandemic, many individuals had to make profound changes in their everyday lives. These changes have affected not only people lives but also the number and type of psychopathology that clinicians must face. The increase seen in adolescents' eating disorders and Non-Suicidal Self Injury (NSSI) is alarming. There seems to be a common denominator between these two psychopathological manifestations, a thread that runs between the body and the self- harming gesture, concerning the experience of time in our consumerist society: the abandonment of a slow, reflective, introspective time in favor of velocity and alacrity of action, which analyzes and deceives quickly and immediately.

The offer of an immediately ready and available solution, of new objects to be achieved and possessed, certainly soothes the discomfort, but at the same time, it exiles the subject from his true Self, it moves away from its roughness, blunts the edges without however leveling them. In an age when the passage of time appears and must always be faster and more tumultuous to keep up with the time that is further accelerated towards an undefined goal, according to a consumerist practice that cannot allow pauses or slowdowns, the physical and material body always immediately available is affirmed as a privileged and exclusive place from which to pour the soothing ointment, the magical potion that proves to be dramatically dysfunctional. [Publisher's text]

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Rivista sperimentale di freniatria : la rivista dei servizi di salute mentale : CXLVI, 3, 2022