La forma dell'io : identità personale e strategie narrative da Buzzati a Lodoli
329 p.
Includes bibliographical references and index.
Il volume delinea un percorso attraverso la letteratura italiana del secondo Novecento incentrato sulla rappresentazione dell'io e sulle forme della sua “codificazione”. Ad alcuni autori noti e già canonizzati (Buzzati, Calvino e Volponi) se ne aggiungono altri che appartengono a un Novecento “nascosto” e, anche geograficamente, marginale (il triestino Giorgio Voghera), o solitamente trascurato dalla critica accademica (Sanvitale e Lodoli). La selezione proposta evidenzia, pur nella dichiarata eterogeneità, un filo rosso che permette di ricondurre queste esperienze di scrittura, anche molto diverse tra loro, a una sostanziale continuità emergente, anzitutto, nel rapporto con la tradizione letteraria europea (da Kafka a Mann, da Rilke a Sartre…), nell'adesione al genere romanzesco (o, in senso lato, alle scritture del sé), nella centralità della ricerca stilistica, che contraddistingue, sia pure in misura diversa, tutte le opere prese in esame.
I saggi qui raccolti, concepiti ed elaborati in margine a un'idea di letteratura che rivendica una funzione in primis conoscitiva, offrono un'immagine dell'io inafferrabile e sfaccettata, ora declinata in termini psicoanalitici (Nostra Signora Morte di Voghera, Il lanciatore di giavellotto di Volponi), ora restituita, nei suoi esiti più estremi e aggiornati, come “interfaccia” rispetto alla realtà del mondo (Palomar di Calvino), ma anche come costrutto che può definirsi solo problematicamente, sia in rapporto all'esperienza temporale del soggetto (Diario di un millennio che fugge di Lodoli), sia in rapporto a un'alterità (la dimensione storico-sociale) che risulta parimenti sfuggente e inconoscibile (Verso Paola di Sanvitale). [Testo dell'editore]
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ISBN: 9788861561984
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