L'homo faber fortunae suae dimenticato dagli operatori sociali
9-27 p.
Nell'articolo l'autore osserva la sorprendente ingenuità sul piano scientifico di molti interventi effettuati nell'ambito della tutela dei minori, sorprendente perché di professionisti dotati di buone potenzialità umane e tecniche. Un caso clinico con caratteristiche molto generiche consente di esemplificare le modalità operative più frequenti e presentare le loro alternative con i vantaggi che ne conseguirebbero. L'articolo prosegue proponendo delle ipotesi esplicative della tendenza alla elementarità di diagnosi e interventi privilegiando il fattore più legato alla stessa scelta di svolgere una professione di aiuto in ambito psico sociale. [Testo dell'editore].
The homo faber fortunae suae forgotten by social workers In the article, the author notes the surprising scientific naivety of many interventions carried out in the field of child protection, surprising because of professionals with good human and technical potential. A clinical case with very generic characteristics allows us to exemplify the most frequent operating methods and present their alternatives with the advantages that would ensue. The article continues by proposing explanatory hypotheses of the trend towards elementary diagnosis and interventions, favoring the factor most linked to the same choice to carry a profession of help in the psychosocial sphere. [Publisher's text].
Forma parte de
Terapia familiare : rivista interdisciplinare di ricerca ed intervento relazionale : 126, 2, 2021-
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Información
Código DOI: 10.3280/TF2021-126002
ISSN: 1972-5442
KEYWORDS
- tutela minori, bambino attivo, pragmatica delle co ndotte, banalità operativa, variabili professionali, storia operatore
- protection of minors, active child, pragmatics of conduct, operational banality, professional variables, operator histo ry.