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Le sirene del corporativismo e l'isolamento dei dissidenti durante il fascismo

2021 - Firenze University Press

257 p.

Includes bibliographical references (p. 224-247) and index.

Il volume raccoglie nove saggi su rilevanti vicende della politica, dell'economia e del diritto in Italia durante il fascismo. Alcuni di questi scritti fanno emergere gli obiettivi del corporativismo, che ambiva al rinnovamento della politica, delle istituzioni e della cultura, ma che non raramente scadeva in posizioni illusorie e retoriche. Sul fronte economico si illustrano la discussa abolizione dell'imposta di successione nel 1923 e le proposte degli economisti per uscire dalla Grande Depressione del 1929. Si indaga il rapporto del legislatore fascista con la giustizia amministrativa, dedicando anche attenzione al tema del linguaggio giurisdizionale. Una specifica riflessione investe il rapporto tra meridionalismo e fascismo; e l'influenza della filosofia del corporativismo sull'economista matematico Bruno de Finetti. A ispirare una parte del titolo del libro, viene presentato infine il pensiero di Carlo Rosselli, che pagò a caro prezzo la sua dissidenza.

Piero Barucci, economista, storico del pensiero economico e uomo di banca, è stato Ministro del tesoro e componente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Collabora alle più importanti riviste scientifiche italiane e internazionali. Piero Bini è professore ordinario di Storia del pensiero economico presso l'Università di Firenze e direttore della rivista internazionale «History of Economic Thought and Policy». Lucilla Conigliello è direttrice della Biblioteca di scienze sociali dell'Università di Firenze. [Testo dell'editore]

The volume collects nine essays on Italian politics, economics, and law during Fascism. Some are dedicated to the ideal objectives of corporatism, aiming at the renewal of politics, institutions and culture, and the objectively dismal results of the implemented policies. Economic researches analyze the debated abolishment of the inheritance tax in the 1923, and the various policies proposed by some Italian economists to counter the disastrous effects of the Great Depression. Specific attention is also given to the problem of the development of Italy's southern regions. An essay is further dedicated to the influence of corporatism and idealism on the mathematical economist Bruno de Finetti. In the field of law, authors investigate the long lasting features impressed by Fascism on Italian administrative law and, in general, the permanence of a typically Fascist magniloquent style in the Italian jurisdictional language.

Lastly, as suggested by title of this volume, a chapter analyses the social and political thinking of Carlo Rosselli, leading anti-fascist intellectual who paid dearly for his dissent. Piero Barucci is an economist, historian of economic thought and a banker. He has been Minister of the Treasury and a member of the antitrust authority. He contributes to many Italian and international scientific journals. Piero Bini is Professor of History of Economic Thought at the University of Florence and the Editor of the international journal History of Economic Thought and Policy. Lucilla Conigliello is the director of the Social sciences Library, University of Florence. [Publisher's text]

Collected essays.