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Alle radici della mutua incomprensione : antieuropeismo ed antiamericanismo in Iran (1945-2005)

2020 - Franco Angeli

33-61 p.

L'antieuropeismo e l'antiamericanismo sono sentimenti che varcano i confini strettamente geografici dell'Occidente e, giocoforza, trovano rilievo ed una loro precipua collocazione in una dimensione culturale che risente dell'epoca della decolonizzazione, della lotta ideologica, inserita in un contesto si bipolare, ma anche di ambizioni di terza via. Cosi sara in Africa ed in Asia, nelle sue propaggini sud-orientali, indiane, ma anche in uno dei paesi piu dicotomici della parte occidentale di questo continente: l'Iran, nel quale un sentimento inizialmente filo-americano si contrapporra a pulsioni antibritanniche, sino a mutare in un acceso antiamericanismo, che diverra icona e strumento antioccidentale.

I livelli di tali sentimenti saranno molteplici, funzionali ora alla dimensione interna, ovvero al consolidamento di un fragile potere uscito dalla Rivoluzione del 1978-79 e messo immediatamente alla prova da un drammatico quanto durissimo conflitto con l'Iraq, ora a quella esterna, nel tentativo di identificare un nemico comune da combattere, per coagulare le varie componenti militanti che avevano condotto alla rovinosa caduta della monarchia Pahlavi. Attraverso l'attento uso della propaganda, i sermoni, gli slogan, poster e murales, il regime cerchera di mantenere vivo questo sentimento. Una costante che caratterizzera parte della narrativa iraniana dell'ultimo sessantennio. [Testo dell'editore].

Anti-Europeanism and anti-Americanism are particular sentiments that cross the traditional geographic boundaries of the West and places itself a cultural dimension affected by the era of decolonization, by the ideological struggle typical of the Cold War period and of the ambitions of the Third Way. So, it will be in Africa and Asia, in its south-eastern and Indian offshoots, but also in one of the most dichotomous countries of the western part of this continent: Iran, in which an initially pro-American sentiment will be opposed to anti-British impulses. It will then turn into a vibrant anti-Americanism, which will become an anti-western icon and an important political tool through which a new Republic will be built.

The levels of these particular sentiments will be manifold, functional both to the internal dimension, in order to consolidate the fragile political power that emerged from the 1978-79 Iranian Revolution, and to an external dimension, in attempt to identify a common enemy to fight, to coagulate the various militant components that had led to the ruinous fall of the Pahlavi monarchy. Through an accurate use of propaganda, of sermons, slogans, posters and murals, the regime will try to keep this feeling alive. This will represent a constant which will characterize part of the Iranian narrative of the last sixty years. [Publisher's text].

Forma parte de

Storia urbana : rivista di studi sulle trasformazioni della città e del territorio in età moderna : 167, 3, 2020