Il «Giornale critico della filosofia italiana» da Ugo Spirito a Eugenio Garin

Da uno scambio di lettere tra Eugenio Garin e Ugo Spirito, negli anni Settanta del Novecento, traspaiono con chiarezza i motivi che resero difficile la collaborazione del primo alla rivista fondata da Gentile, e le diversi prospettive in cui i due protagonisti leggevano il suo ruolo nella filosofica contemporanea in Italia. Da qui anche la doppia veste che il «Giornale» assunse sotto la direzione di Spirito, di organo del post-attualismo e di rivista aperta al contributo storiografico di taglio critico, carattere – quest'ultimo – che prevalse nettamente con la svolta impressagli da Garin dal 1980. [Testo dell'editore].

The 1970s correspondence between Eugenio Garin and Ugo Spirito clearly explains the reasons which made difficult to Garin to collaborate with the journal founded by Gentile, and the different perspectives of the two philosophers about the role of the journal itself. The conflict between their points of view justifies the double nature of the Giornale Critico under the direction of Spirito, on one side a voice in favor of postactualism, on the other side a journal open to critical and historical contributions. This latter aspect eventually prevailed in 1980, thanks to Garin. [Publisher's text].