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Scavi di Ostia, XVII: i ritratti : parte III : i ritratti romani dal 250 circa al VI secolo d.C.

2019 - All'Insegna del Giglio

159 p. : ill.

Nel considerare i ritratti ostiensi tra la metà del III e il VI secolo d.C., questo lavoro intende portare a compimento le ricerche inaugurate dalla indimenticata Raissa Calza. Nei primi due volumi, editi rispettivamente nel 1964 e nel 1978, la studiosa analizzò le testimonianze note sino al 250 d.C., fornendo un contributo importante alla conoscenza della ritrattistica romana, e di Ostia in particolare. La moglie di Guido Calza aveva individuato e preliminarmente schedato, in forma dattiloscritta, anche numerosi ritratti conservati nel Museo Ostiense riconducibili agli ultimi secoli di vita della città portuale, nella prospettiva di un ultimo volume che purtroppo, anche per le gravi difficoltà degli ultimi anni della studiosa, non riuscì a vedere la luce. La consapevolezza della rilevanza dei materiali tardoantichi ostiensi condusse chi scrive a intraprendere, già nel 2004, la ricerca i cui esiti sono qui presentati.

Il lungo tempo intercorso è stato, come per ciascuno, denso di eventi e mutamenti di vario segno; e altri studi e impegni hanno talvolta preso il sopravvento. Nel contempo però le conoscenze su Ostia tardoantica e sulla produzione scultorea di questi secoli fatali si facevano sempre più estese ed approfondite, grazie al crescente interesse per quel periodo storico sviluppatosi negli ultimi decenni. Questi nuovi dati consentono di affrontare il tema dell'ultima ritrattistica ostiense da una nuova e stimolante molteplicità di prospettive. Il volume ha dunque potuto arricchirsi di maggiore complessità, affrontando l'oggetto della ricerca in costante dialogo con l'evolversi delle conoscenze sull'urbanistica, la società e l'economia di Ostia e di Roma stessa, tra il 250 e il 500 d.C. [Testo dell'editore].