Bioetica e postumano : percorso storico-prospettico
223 p.
Il testo evidenzia che nelle successive epoche della storia si è avuta una differente percezione dell'uomo e del suo essere nel mondo che ha influito anche sul cammino dell'etica medica sviluppatasi dagli albori della civiltà. Nello scorso secolo, sollecitata dalla maggiore complessità del reale, è nata la bioetica che ha assunto il compito di «orientare l'espandersi delle conoscenze tecniche e scientifiche verso il bene autentico e integrale dell'uomo, rispettando gli equilibri naturali del pianeta» (Faggioni). Fin dal suo sorgere, la disciplina ha dovuto affrontare il problema della sua “aggettivazione” dovuta ai diversi presupposti etici e antropologici utilizzati per impostare il discorso morale applicato alla vita umana e al bioregno. Oggi deve affrontare nuove emergenze dettate dal pluriforme pensiero postumanista che promuove nelle sue forme estreme il dissolvimento dell'identità del soggetto ed esalta l'indeterminato e il costantemente mutevole sconvolgendo le frontiere fra naturale e artificiale.
È opinione dell'autore che queste teorie sono pericolose perché rischiano di dissolvere l'umanità. Non devono essere affrontate con infuocate battaglie che creerebbero solo steccati incomunicanti, ma attraverso un processo di sensibilizzazione sociale trasversalmente pensato e condiviso e un progetto educativo che aiuti a comprendere che la libertà non è un arbitrario anarchismo senza regole, ma si realizza autenticamente nella misura in cui si esprime in maniera responsabile. [Testo dell'editore]
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ISBN: 9788867881260
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