Edifici fascisti e rappresentazione della violenza : regressione ed elaborazione psichica nell'individuo, nel gruppo e nella civiltà
107-122 p.
Si propone che sia possibile trovare in alcuni edifici fascisti in Italia le tracce della celebrazione del fascismo esaltatore della violenza. Tale esaltazione rappresenta una violazione del patto civile basato sulla rinuncia pulsionale. Traendo spunto dal destino di questi edifici fascisti superstiti si propongono delle ipotesi sul tipo di elaborazione a cui è andata incontro l'eredità fascista esaltatrice della vio-lenza, come esempio particolare di elaborazione della violenza. Si ipotizza che questo processo di elaborazione sia ostacolato soprattutto dai meccanismi del diniego, del patto denegativo e della regressione. Questi meccanismi sono trattati come espressione di una particolare modalità di associazione psichica dei soggetti che affrontano il compito di trattare la violenza come contenuto psichico, e come questo tipo di funzionamenti intersoggettivi entri in relazione con eventi sociali macroscopici quali le vicissitudini di un regime.
Si propone che attraverso l'osservazione di questi fenomeni sia possibile: 1) chiarire le relazioni fra i meccanismi implicati nell'elaborazione della violenza a livello individuale e gruppale in relazione al contesto storico-sociale specifico italiano preso in esame; 2) trarre delle conclusioni più generali sui funzionamenti del processo di elaborazione psichica come processo quotidiano, sottolineandone la fragilità, soprattutto davanti a compiti psichici impegnativi come l'elaborazione della violenza. [Testo dell'editore].
The author suggests that there are traces of fascist celebration of violence to be found on some Italian fascist buildings. Such a celebration shows a violation of the pact of civilization based on the renunciation of instinct (drive). Using these ideas on fascist buildings as a cue, the author proposes some hypotheses on the elaboration of the violence assumed as part of the fascist inheritance. This can be treated as a special case of the general phenomenon of the elaboration of violence. The author proposes that this process is prevented mainly by the mechanisms of denial, denegative pact and regression. These mechanisms are treated as the expression of a specific way of psychic gathering of subjects that are involved in the processing of violence as psychic content, and how this kind of interpersonal mechanism interacts with macroscopic social events such as the vicissitudes of a regime.
The author proposes that through the observation of these phenomena it is possible: 1) to clarify the relations between the mechanisms implied in the elaboration of violence at individual level and at a group level, in the context of the examined historical and social Italian period; 2) to draw some general conclusions on the mode of operation of the process of psychic elaboration as a daily process, highlighting its fragility, especially when confronted with demanding psychic tasks such as the elaboration of violence. [Publisher's text].
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Información
Código DOI: 10.3280/GRU2018-001007
ISSN: 1972-4837
KEYWORDS
- Patto denegativo, Fascismo, Diniego, Elaborazione, Regressione
- Denegative pact, Fascism, Denial, Working through, Regression