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Il progetto urbanistico alla prova dell'accoglienza : rifugiati e richiedenti asilo a Torino

2017 - Franco Angeli

137-149 p.

Nuovi spazi, piccoli e grandi, collocati nel cuore della città europea, sono oggi abitati da popolazioni che, per lo meno per un po', dalla città, stanno fuori. È una fase del processo migratorio, o di quello di integrazione, che, stando agli studi demografici, si protrarrà attraverso una sorta di trasmissione di presenze sempre più numerose. Difficile quindi considerare temporanei i nuovi spazi dell'accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo nelle città, dato il modo in cui permangono, ove istituiti, e si propagano entro forme ogni volta diverse. Eppure, il progetto urbanistico pare oggi poco impegnato a trattare la spazializzazione di questi fenomeni, come invece lo è storicamente stato in relazione alla presenza di nuovi abitanti in città. Certo, quella attuale è un'altra storia, diversa in tutto rispetto al passato, che però, come in passato, costruisce spazi e cambia la città.

Il contributo che segue si interroga circa questo cambiamento a partire da un'indagine condotta sugli spazi per la seconda accoglienza oggi presenti nella città di Torino. Una città storicamente plasmata dai fenomeni migratori, ed ancora oggi sottoposta a trasformazioni importanti principalmente veicolate da forze esogene. Alcuni caratteri ricorrenti, rintracciabili nelle forme e nei modi in cui l'accoglienza costruisce i propri spazi, invitano a riposizionare un discorso sulla città e sul suo progetto. [Testo dell'editore].

New spaces, placed in the heart of European cities, are now inhabited by immigrants population mostly made of refugees and asylum seekers. It's a stage of the migration process that will run through a transmission of more and more visitors. Despite this, urban planning doesn't seem to care much about the spatialization of these phenomena as instead it has historically cared in relation to the presence of new populations in the cities. Of course, current conditions raise another story, different in all respect to the past, but, as it was in the past, contemporary migrations are building new spaces and changing the city. This report refers about this change from an inquiry carried out on the reception spaces for the refugees and asylum seekers in the city of Turin. Some recurring features invite us to redefine a whole debate on the city and its project. [Publishers' text].

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Territorio : 83, 4, 2017