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Il principio dei best interests of the child nella prospettiva del diritto costituzionale

2017 - Franco Angeli

19-29 p.

Il principio del superiore, o preminente, interesse del minore si ritrova ovunque: nelle carte internazionali e sovranazionali dei diritti, nella legislazione, nel dibattito parlamentare, nei discorsi giornalistici e in ogni provvedimento giurisdizionale che si occupa della situazione di un bambino o di un adolescente. È un argomento efficace, perché basta richiamarlo per mettere tutti a tacere. È un abito buono per tutte le stagioni e per tutte le occasioni, perché su ciò che è davvero meglio per un bambino le opinioni sono sempre le più varie. È, infine, un ottimo pretesto per giustificare decisioni che realizzano anche o soprattutto interessi diversi, sui quali tuttavia sarebbe molto più difficile raccogliere consenso.

L'autrice combatte un simile diffuso uso retorico del principio attraverso l'analisi del paradigma dei best interests of the child nella tradizione anglo-americana dei childrens's rights e l'indagine circa la sua possibile collocazione all'interno della tradizione europeo-continentale dei diritti, e spiega che una corretta interpretazione costituzionale non contempla la tirannia di un diritto o di un valore su tutti gli altri, come invece la traduzione italiana della locuzione inglese best interests of the child sembrerebbe suggerire. [Testo dell'editore].

Forma parte de

Minori giustizia : rivista interdisciplinare di studi giuridici, psicologici, pedagogici e sociali sulla relazione fra minorenni e giustizia : 2, 2017