Esperienza clinica, soggettività del paziente e dell'analista
9-23 p.
L'articolo, trascrizione dell'intervento del convegno in oggetto, prende le mosse dalla novità metodologica rilevata nella convocazione del convegno stesso: il partire da domande inerenti il lavoro clinico al suo livello esperienziale, non da teorie già consolidate da discutere. Nell'affronto delle stesse domande, poi, mette in evidenza alcune implicazioni teorico-epistemologiche, approfondendo il dibattito nella prospettiva di valorizzazione di un approccio "esperienziale-relazionale", per recuperare ciò che certe teorizzazioni stanno perdendo riguardo allo spessore della soggettività (sia del paziente che del terapeuta) e delle risorse del setting terapeutico, in un'ottica relazionale. [Testo dell'editore].
This article, a transcript of a presentation at the congress, moves from the methodological novelty contained in the congress itself: we start from questions on clinical work at the level of experience not from discussions of already established theories. The very questions asked then highlight some theoretical epistemological implications while focusing discussions on enhancing the "experiential-relational" approach to recover what some conceptualizations are losing in terms of depth of subjectivity (of patient and analyst) and of the resources of the therapeutic setting in a relational view. [Publisher's Text].
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Información
Código DOI: 10.3280/RPR2016-003002
ISSN: 2037-7851
KEYWORDS
- Soggettività, esperienza clinica, costruttivismo, sapere analitico, presenza, setting
- Subjectivity, clinical experience, constructivism, analytical knowledge, presence, setting