Saper farsi la galera : pratiche di resistenza (e di sopravvivenza) degli immigrati detenuti
109-133 p.
L'articolo presenta i risultati di una ricerca che ha indagato sui processi di adattamento al carcere della popolazione detenuta straniera. Lo studio è stato condotto attraverso un periodo di osservazione diretta, durante il quale il ricercatore ha svolto le funzioni di educatore penitenziario presso un istituto del nord Italia. I risultati, da un lato, confermano l'esclusione dello straniero migrante, tranne rare eccezioni, dall'accesso ai benefici penitenziari rappresentati dal sistema delle misure alternative. Tale esclusione ha come protagonisti tutti gli operatori dell'esecuzione penale, che condividono la rappresentazione dello straniero come soggetto inaffidabile per il quale non è concretamente realizzabile la funzione risocializzativa della pena. Dall'altro lato, sono state osservate delle strategie di sopravvivenza che permettono, ad alcuni, di trascorrere il periodo di detenzione senza un ulteriore aggravio di sofferenze. L'atteggiamento adottato dalla popolazione migrante nei confronti del carcere
è infine rappresentato attraverso tre modelli con i quali si è inteso descrivere il rapporto fra le pratiche carcerarie del nuovo secolo e le forme di resistenza che ne conseguono.
This article publishes the results of a research project that investigated the processes whereby foreign inmates adapt to life in prison. The study was conducted by means of a period of direct observation, during which the researcher worked as a penitentiary educator in a penal institution in northern Italy. The results on the one hand confirm that, with rare exceptions, migrant foreigners are excluded from access to the penitentiary benefits of the system of alternative measures. This exclusion is practised primarily by all those who are involved in executing sentences, who share the image of the foreigner as an untrustworthy individual to whom it is impossible in practice to apply the penalty's function of resocialisation. On the other hand, the researcher observed survival strategies that enable some to endure the period of detention without suffering anything worse. Lastly, the attitude to the prison system adopted by the migrant population is illustrated by three models whose purpose is to describe the r
elationship between penitentiary practices in the new millennium and resulting forms of resistance.
Forma parte de
Sociologia del diritto : 1, 2016-
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Información
Código DOI: 10.3280/SD2016-001005
ISSN: 1972-5760
KEYWORDS
- Sociologia del diritto penale, Immigrati detenuti, Etnografia della prigione, Ricerca qualitativa
- Sociology of criminal law, Migrants detained, Prison ethnography, Qualitative research