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Consumi e paesaggio mediatico degli anni Ottanta

2012 - Rubbettino

P. 69-93

Negli anni Ottanta si assiste ad un mutamento delle culture del consumo nel quale le dinamiche sociali si intrecciano a quelle spaziali. Emerge una provincia benestante nella quale nuovi ceti medi emergenti investono crescenti risorse nel capitale simbolico garantito dal consumo. La neotelevisione soppianta definitivamente il cinema come grande fucina dell'immaginario di massa e nel suo spazio virtuale promuove il mutamento delle culture del consumo attraverso la segmentazione dell'offerta e un significativo ampliamento degli spazi pubblicitari.

La neotelevisione è un sensore importante dei mutamenti antropologici degli anni Ottanta e asseconda un mutamento dei ruoli di genere dai quali emerge la centralità della forma fisica, del corpo e dell'aspetto come strumenti di relazione sociale. Una particolare attenzione è posta sul corpo delle donne come elemento passivo e coreografico della cultura di massa, sebbene le dinamiche dell'identità di genere nel decennio non siano riducibili a questo semplice paradigma. [Testo dell'editore]

Forma parte de

Cinema e storia : rivista annuale di studi interdisciplinari : I, 2012