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Riflessioni pedagogiche sulla città come luogo di relazioni: da spazi di crisi a spazi di accoglienza

2024 - Franco Angeli

96-113 p.

La crescente complessità del vivere in contesti urbani, spesso caratterizzati da tessuti frammentati e diluiti in sconfinate periferie, richiama l'urgenza di favorire processi educativi e formativi, lungo l'arco della vita, che possano sollecitare l'evoluzione di città e comunità sostenibili, come suggerisce il modello learning city (Longworth, 2006) assunto da UNESCO nel recepire i traguardi posti dagli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 ONU (cfr. Boffo, Biagioli,Togni, 2023). In questa prospettiva, il contributo proposto presenta un percorso di ricerca che indaga la città come luogo delle relazioni e della partecipazione democratica, nell'ipotesi che processi educativi e formativi, nella partecipazione, nella relazione e nella rigenerazione dal basso, favoriscano la riappropriazione degli spazi pubblici da parte dei soggetti coinvolti, verso una trasformazione delle aree urbane da spazi di crisi a luoghi della relazione (cfr. Amadini, 2017; Lazzarini, 2016; Lombardi, 2020).

L'obiettivo della ricerca empirica condottaè di rispondere a una domanda che interroga sulla possibilità che tali processi educativi e formativi, orientati dalla/verso/per la rigenerazione urbana bottom-up, possano rafforzare il senso di appartenenza alla comunità , l'empowerment e la cultura dell'apprendimento continuo di qualità nei soggetti, nei gruppi e nelle comunità coinvolti.cerca ha coinvolto il territorio di Firenze, in particolare scuole e cooperative sociali nei Quartieri 4 e 5 della città , rivolgendo l'attenzione ai contesti rionali come luoghi della valorizzazione dei margini. La ricerca dal titolo "La città come contesto e soggetto educativo nel Ventunesimo secolo. Pedagogia delle aree urbane: da spazi di crisi a luoghi della relazione" è condotta dall'autrice nell'ambito del Dottorato di ricerca in Scienze della Formazione e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze, XXXVII ciclo, Tutor supervisore Prof.ssa Vanna Boffo. [Testo dell'editore].

The increasing complexity of living in urban contexts, often characterised by fragmented fabrics and sprawling suburbs, highlights the urgency of promoting lifelong educational and formative processes that can stimulate the evolution of sustainable cities and communities, as suggested by the "learning city" model (Longworth, 2006) adopted by UNESCO in addressing the goals set by the United Nations 2030 Agenda for Sustainable Development (cf. Boffo, Biagioli,Togni, 2023). In this perspective, the proposed contribution presents a research path that investigates the city as a place of relationships and democratic participation. The assumption is that educational and formative processes, through participation, relationships, and bottom up regeneration, can encourage the reappropriation of public spaces by the involved subjects, towards a transformation of urban areas from spaces of crisis to places of relationship (cf. Amadini, 2017; Lazzarini, 2016; Lombardi, 2020).

The aim of the conducted empirical research is to answer the question of whether such educational and formative processes, oriented by/towards for bottom up urban regeneration, can strengthen the sense of community belonging, empowerment, and the culture of quality continuous learning among the individuals, groups, and communities involved. The research involved the territory of Florence, particularly schools and social cooperatives in city Districts 4 and 5, focusing on neighbourhood contexts as places for the valorisation of the margins. [Publisher's Text].

Is part of

Educational reflective practices : 2, 2024