La valutazione del rischio di recidiva negli autori di reato : analisi preliminare delle proprietà psicometriche della versione italiana del Level of Service/Case Management Inventory (LS/CMI)
P. 57-91
Nel contesto della Giustizia nazionale, la valutazione psico-sociale del rischio di recidiva degli autori di reato si basa principalmente sul giudizio clinico non strutturato, spesso portando a errori e inefficienze nelle risorse per il recupero e il reinserimento delle persone condannate. L'accento posto dalla comunità scientifica sull'importanza di procedure di "risk assessment" empiricamente validate ha spinto le organizzazioni a cercare strumenti migliori. Questo studio esplora l'applicabilità del Level of Service/Case Management Inventory (LS/CMI) tra gli autori di reato italiani. La versione italiana della Sezione 1 dello strumento è stata somministrata a 74 adulti italiani allo scopo di effettuarne una valutazione preliminare delle proprietà psicometriche.
I risultati hanno evidenziato differenze significative rispetto al campione nordamericano, sottolineando variazioni culturali tra i "Central Eight", ovvero i fattori centrali che influenzano la valutazione del rischio. Nonostante alcune incongruenze nelle otto sottocomponenti dello strumento, il LS/CMI ha mostrato buona coerenza interna e validità convergente con la Psychopathy Checklist Revised. La regressione logistica binaria ha confermato l'associazione positiva tra il punteggio totale del LS/CMI e la probabilità di recidiva, indicando il suo potenziale come strumento predittivo. Questi risultati costituiscono un primo passo verso la validazione del LS/CMI italiano, sottolineando l'importanza di ulteriori ricerche longitudinali per migliorare l'affidabilità dello strumento e contribuire agli sforzi volti a ridurre la recidiva nel sistema penale italiano. [Testo dell'editore]
In the realm of national justice systems, the psychosocial evaluation of recidivism risk among offenders primarily relies on unstructured clinical judgement, often leading to errors and inefficiencies in resource allocation for their recovery and reintegration. The international scientific communityʼs emphasis on “risk assessment” procedures based on empirical methodologies and instruments has prompted organisations to seek new and more effective tools. This study explores the applicability of the Level of Service/Case Management Inventory (LS/CMI) among Italian offenders. The Italian version of the LS/CMI's Section 1 was administered to 74 Italian adults to conduct a preliminary evaluation of its psychometric properties. Results revealed significant differences compared to the North American normative sample, highlighting cultural variations among the “Central Eight” factors influencing risk assessment.
Despite some inconsistencies across the eight subcomponents of the tool, the LS/CMI demonstrated good internal consistency and convergent validity with the Psychopathy Checklist Revised (PCL-R). Binary logistic regression showed that higher total LS/CMI scores were linked to a greater chance of recidivism, suggesting its predictive usefulness. These findings represent a first step towards validating the Italian LS/CMI, underscoring the importance of further longitudinal research to enhance the toolʼs reliability and contribute to efforts aimed at reducing recidivism in the Italian penal system. [Publisher's text]
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Ricerche di psicologia : 4, 2023-
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Information
ISSN: 1972-5620
KEYWORDS
- Recidivis, Reoffending, Risk assessment, Level of Service/Case Management Inventory (LS/CMI), Italian offenders
- Recidiva, Valutazione del rischio, Level of Service/Case Management Inventory (LS/CMI), Autori di reato italiani