Architetti e progetto urbano a Milano negli anni del fascismo

Tra le due guerre, le esplicite intenzioni politiche del regime fascista unite alle pervasive retoriche per una modernizzazione della città promuovono a Milano, secondo il disegno della 'città corporativa', un grande progetto di sostituzione fisica e sociale e di valorizzazione immobiliare, con lo spostamento in periferia dei ceti popolari. L'articolo ne tratteggia i caratteri, restituendo clima e posizioni delle principali figure della cultura urbanistica. Molto in ritardo matureranno le ragioni ei convincimenti per il mantenimento dei tessuti storici e non delle sole emergenze monumentali, in processi di diradamento ed estesa demolizione. [Testo dell'editore].

Between the two World Wars, the explicit political aims of the fascist regime combined with the pervasive rhetoric for a modernization of the city promoted in Milan, according to the design of the "corporative city" a large scale project of physical and social substitution and property valorization, with the displacement of the lower classes to the suburbs. This article outlines the characters of the process, depicting the general climate and positions of the main figures in urban planning culture. Very later, the reasons and convictions for the preservation of historic urban fabric and not only of monumental emergencies within broad processes of thinning and extensive demolition would emerge. [Publisher's Text].