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Il 'Gellio Gallarati Scotti' della Biblioteca Ambrosiana (tavv. i-iv) [risorsa elettronica]

2022 - Salerno

1 risorsa online (34 p.) p.

225-258.

Al calamo e all'ingenium di Niccolò Volpe, maestro di grammatica e retorica dell'Università di Bologna (1440-1446), deve essere ricondotto l'allestimento del Gellio Gallarati Scotti (Milano, Bibl. Ambrosiana, S.P. 10/28), codice noto finora soprattutto per le splendide miniature di Guglielmo Giraldi. Attraverso un complesso intervento, anche di tipo codicologico, il Volpe ha approntato, per committenza rimasta ignota, un Gellius auctus, completato a Bologna nel 1448. Ha accompagnato il testo delle Noctes Atticae con una fitta rete di aggiunte marginali da autori classici, medievali e umanistici. Notevole la presenza di una redazione anteriore del De orthographia di Giovanni Tortelli. Amplissimo e inaspettato è il ricorso al del De proprietatibus rerum di Bartolomeo Anglico per completare Gellio sul fronte medico-scientifico. L'attenzione filologica che il Volpe dedica al testo gelliano fa del manoscritto un testimone fondamentale all'interno della tradizione umanistica dell'opera.

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Italia medioevale e umanistica : LXIII, 2022