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Un caso clinico di ansia sociale

2022 - Franco Angeli

105-128 p.

In questo articolo viene presentato il caso clinico di Monica, una donna di 32 anni che richiede una psicoterapia per un Disturbo di ansia sociale che sta mettendo a rischio il suo nuovo lavoro. L'ansia sociale è definita come una sindrome cognitivoaffettiva contraddistinta da apprensione e intensa paura che si manifesta in situazioni sociali in cui la persona è sottoposta alla valutazione oppure allo sguardo degli altri (Grimaldi, 2008; Leary amp; Kowalski, 1995). Gli approcci cognitivisti hanno studiato e approfondito le tematiche dell'ansia sociale, con la formulazione di diverse teorie e modelli (Beck amp; Emery, 1985; Clark amp; Wells, 1995; Hofmann, 2007; Moscovitch, 2009; Orazi amp; Mancini, 2011; Rapee amp; Heimberg, 1997; Rapee, 2010; Schlenker amp; Leary, 1982b; Stopa, 2009).

A partire da questi modelli, sono stati implementati trattamenti efficaci per l'ansia sociale, tra cui i protocolli di trattamento della terapia cognitivocomportamentale che sono ad oggi i più validati e statisticamente più efficaci. Tuttavia, questi modelli si focalizzano sui meccanismi di mantenimento, senza indicare come essi potrebbero svilupparsi, né specificare una base eziologica del disturbo (Wong et al., 2017), con ripercussioni sull'impostazione del trattamento. Il caso di Monica viene di seguito formulato facendo riferimento al Modello Cognitivo Integrato (Grimaldi, 2019) basato appunto sull'integrazione di modelli e ricerche provenienti da diversi ambiti al fine di costruire un modello psicopatologico che spieghi lo sviluppo e il mantenimento dei vari disturbi d'ansia sociale, e sulla base del quale mettere a punto un intervento terapeutico maggiormente efficace. [Testo dell'editore].

This article presents Monica's clinical case, a 32yearold woman who requires psychotherapy for a social anxiety disorder that is jeopardizing her new job. Social anxiety is defined as a cognitiveaffective syndrome marked by apprehension and intense fear that occurs in social situations in which the person is subjected to the others' evaluation or gaze (Grimaldi, 2008; Leary amp; Kowalski, 1995). Cognitivebehavioral approaches have studied and deepened the issues of social anxiety, with the formulation of various theories and models (Beck amp; Emery, 1985; Clark amp; Wells, 1995; Hofmann, 2007; Moscovitch, 2009; Orazi amp; Mancini, 2011; Rapee amp; Heimberg, 1997; Rapee, 2010; Schlenker amp; Leary, 1982b; Stopa, 2009). Starting with these models, effective treatments for social anxiety have been implemented, including cognitivebehavioral therapy treatment protocols that are the most validated and statistically effective to date.

However, these models focus on maintenance mechanisms, without indicating how they might develop or specifying an etiological basis for the disorder (Wong et al., 2017), affecting the treatment setting. Monica's case is formulated below by referring to the Integrated Cognitive Model (Grimaldi, 2019) based precisely on the integration of models and research from different areas in order to construct a psychopathological model that explains the development and maintenance of various social anxiety disorders, and on the basis of which to devise a more effective therapeutic intervention. [Publisher's text].

Is part of

Quaderni di Psicoterapia Cognitiva : 51, 2, 2022