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Quartiere feltre a Milano : welfare e qualita degli spazi

2023 - Franco Angeli

78-87 p.

Le difficoltà economiche con cui si sta misurando da tempo il nostro Paese hanno avuto e stanno mostrando ancora riflessi dal punto di vista sociale e spaziale. Molte persone faticano non poco a gestire la quotidianità familiare e lavorativa in spazi quantitativamente ridotti o inadeguati alla compresenza di più persone, con età e necessità diverse, costrette spesso dalle contingenze a una continua convivenza forzata come è emerso con ancora più forza per esempio durante la pandemia. In molti casi, la presenza nelle immediate vicinanze degli spazi aperti pubblici, oppure degli spazi aperti di pertinenza degli edifici ha consentito e consente l'estensione di pratiche dell'abitare e la possibilità di ritrovare dei propri "spazi privati". In tale situazione si palesa la capacità di resistenza e di adattamento di questi spazi aperti, anche nei quartieri di edilizia residenziale pubblica, prodotti nella modernità, quale riflesso al suolo di un interesse generale e collettivo preminente

rispetto a quello di natura singolare e particolare, sebbene solitamente ritenuti luoghi degradati, problematici e generatori di conflitti. Il presente contributo proverà a ragionare sulla tenuta, la resistenza e la capacità di adattamento di spazi realizzati nella modernità, che nella realtà contemporanea sono ancora in grado di favorire forme di accoglienza e inclusività, seppure in forme differenti rispetto al passato, attraverso lo studio del caso specifico del quartiere INA-Casa Feltre a Milano. [Testo dell'editore]

The economic difficulties that our country has been facing for some time have had and continue to show social and spatial repercussions. Many people struggle significantly to manage daily family and work life in spaces that are either too small or inadequate for the coexistence of multiple individuals of different ages and needs, often forced by circumstances into continuous, involuntary cohabitation an issue that became even more evident during the pandemic. In many cases, the presence of nearby public open spaces or open areas belonging to residential buildings has enabled and continues to allow for the extension of living practices and the opportunity to reclaim personal "private spaces." This situation highlights the resilience and adaptability of these open spaces, even in public housing neighborhoods developed during modernity, as a reflection of a general and collective interest that takes precedence over individual or private concerns. These areas are often regarded as

degraded, problematic, and conflict-prone, yet they still play a crucial role. This paper aims to reflect on the durability, resilience, and adaptability of spaces created during modernity, which, despite evolving in different ways compared to the past, continue to foster forms of hospitality and inclusivity. The analysis will focus on the specific case of the INA-Casa Feltre neighborhood in Milan. [Publisher's text]

Ist Teil von

CRIOS : critica degli ordinamenti spaziali : 25, 1, 2023