"L'arcadia riformulata" : recuperare il passato progettare il futuro nell'Italia degli anni Settanta

L'articolo analizza la presenza di codici e linguaggi tipici della sensibilità "pastorale" in alcune correnti della sinistra radicale degli anni Settanta. L'ansia con cui si guardava al futuro, generata dalla percezione del rischio di una catastrofe ecologica e dalla paura degli effetti disumanizzanti della tecnica, prese ad alimentare l'idea di un ritorno alla natura, al fine di ristabilire l'equilibrio ecologico perduto e di porre di nuovo al centro l'uomo e le sue abilità. L'articolo si concentra sulle forme che questa sensibilità pastorale prese nell'ambito del design cosiddetto radicale, soffermandosi sulle sperimentazioni di alcuni gruppi di giovani architetti e designers fiorentini che ebbero molta fortuna, anche a livello internazionale. Uno di questi progetti - uno studio di taglio antropologico sul lavoro contadino - introduce all'ultima parte dell'articolo, dedicata a un sintetico panorama del folk revival degli anni Settanta. [Testo dell'editore].

The article analyses the presence of codes and language typical of the "pastoral" sensibility in certain groups of the radical left in the 1970s. The anxiety with which people looked to the future, generated by the perception of the risk of an ecological catastrophe and the fear of the dehumanising effects of technology, began to nurture the idea of a return to nature, in order to restore the lost ecological balance and to put man and his abilities back at the center. The article focuses on the forms that this pastoral sensibility took in the sphere of so-called radical design, investigating the experiments of some groups of young Florentine architects and designers who were very successful, even internationally. The last section of the article deals with one of these projects - an anthropological study on peasant labour - and provides a concise overview of the folk revival of the 1970s. [Publisher's text].