Specchi di confine : contributo alla discussione sulle pratiche della memoria di confine nell'area nord-adriatica

Per capire meglio l'essenza delle pratiche di memoria lungo il confine italo sloveno e l'uso pubblico della storia dell'area alto adriatica nell'ultimo ventennio bisogna analizzare la cultura storica e in particolare il pensiero storiografico. In un territorio multietnico far combaciare i limiti della nazione con i confini statali è diventato l'obiettivo principale di una parte preponderante della storiografia sin dagli ultimi decenni dell'Ottocento e anche nel corso del Novecento. I pochi tentativi storiografici di adottare una prospettiva comparativa e transnazionale sono rimasti marginali rispetto al bisogno di etnicizzare la storia del confine e produrre l'omologazione nazionale di un'area multinazionale.

Come ha messo bene in luce lo storico tedesco Rolf Wörsdörfer, l'elaborazione storiografica del conflitto tra italiani e slavi (sloveni e croati) è a sua volta una parte significativa del conflitto di nazionalità che si ripercuote anche sulle pratiche museali e le scelte didattiche. [Testo dell'editore]

To better understand the essence of memory practices along the Italian Slovenian border and the public use of the history of the Upper Adriatic area in the last twenty years, it is necessary to analyze historical culture and in particular historiographical thinking. In a multi-ethnic territory, matching the limits of the nation with state borders has become the main objective of a predominant part of historiography since the last decades of the nineteenth century and also during the twentieth century. The few historiographic attempts to adopt a comparative and transnational perspective have remained marginal compared to the need to ethnicize the history of the border and produce the national homogenization of a multinational area.

As the German historian Rolf Wörsdörfer has pointed out, the historiographic elaboration of the conflict between Italians and Slavs (Slovenians and Croats) is in turn a significant part of the conflict of nationality which also affects museum practices and educational choices. [Publisher's text]