Attraversamento dei confini e percorsi di inclusione : il piccolo gruppo psicoterapico come osservatorio di confronti culturali e fenomeni di integrazione
P. 56-70
Chi vive, sia dalla parte di chi si sposta che da quella di chi accoglie, esperienze di integrazione all'interno di fenomeni migratori, sperimenta le difficoltà di un lungo, a volte impossibile, sforzo per mediare, con una congiunta assunzione di responsabilità, tra esaltanti emozioni umane e amari compromessi, tra accessi a opportunità e risorse e crisi psicologiche, affettive e culturali. Nella parte introduttiva sono descritte ipotesi relative al ruolo dello straniero rispetto alla terra che lo ospita e alle fantasie che stimola il suo arrivo. L'autore è interessato, in questo scritto, a focalizzare l'attenzione sui fenomeni relativi all'attraversamento dei confini del gruppo da parte di nuovi arrivati e alle dinamiche, nell'ordine, di ospitalità, di acquisizione e di apparentamento; l'autore propone che all'interno del piccolo gruppo psicoterapico sia possibile osservare dinamiche collegate ai fenomeni di ingresso relative non solo alla condizione del nuovo come ultimo nato di una fratria ma, da un
Attraverso il contributo di vignette cliniche viene evidenziato l'aspetto relativo al lavoro di ridefinizione dei confini del gruppo che si attiva a ogni nuovo ingresso, ma anche al lavoro, attraverso il confronto con il nuovo arrivato, di ridefinizione e riplasmatura dell'identità e degli elementi della cultura del gruppo. Infine, così come nei fenomeni migratori chi migra acquisisce, dal punto di vista relazionale, una posizione rispetto a chi rimane nella terra di origine, anche nel piccolo gruppo il nuovo arrivato attiva fantasie relative ai fratelli che hanno lasciato il gruppo. [Testo dell'editore]
Those who experience integration issues – as migrants or as receivers – knowthat integration is the result of a very long – and sometimes very hard – mediationeffort. Both parties need to take up the responsibility of the negotiation, that oftengives rise to strong emotions and requires to compromise between resources and opportunities of a economic, as well as psychological and affective, nature. In the introduction possible relationships between foreigners and the land they have movedto are outlined, and possible fantasies prompted by their arrival. The paper focuseson the crossing of borders by new entries in a small psychotherapy group, and the dynamics of hospitality, acquisition and integration. The arrival of a new patient ina group bears similarities to the arrival of a newborn sibling, but also with the arrivalof a foreigner from a different culture.
A number of clinical vignettes will show howthe borders of the therapy group change after each new entry and the extensive workthat must be done to re-define and re-shape the identity and culture of the group. As migrants take a stance about those who have never left home, new patients prompt fantasies about siblings who have left the small therapy group. [Publisher's text]
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Informationen
DOI: 10.3280/gruoa1-2020oa10482
ISSN: 1972-4837
KEYWORDS
- Piccolo gruppo psicoterapico, Confini, Migrazione, Integrazione
- Small psychotherapy group, Borders, Migration, Integration