Un «campione» ungherese del pragmatismo : Vailati e Calderoni interpreti di Julius Pikler
574-596 p.
Questo saggio propone una ricostruzione critica dei rapporti intellettuali intercorsi fra Vailati, Calderoni e il filosofo ungherese Julius Pikler tra il 1892 ed il 1910. La loro interlocuzione è stata ricostruita attraverso l'individuazione dei principali problemi filosofici: gli aspetti controversi del pensiero di Mach; le nozioni di 'volontà' e 'oggettività'; gli sviluppi più tardi della psicologia pikleriana. L'analisi dei testi e della corrispondenza epistolare ha posto in evidenza l'influenza esercitata da Pikler sulla formazione filosofica dei due italiani e sul loro modo di recepire la massima pragmatica, autorizzando a concludere che Pikler debba essere considerato, almeno quanto Peirce e James, un progenitore del pragmatismo logico italiano. [Testo dell'editore].
This paper proposes a critical reconstruction of intellectual relationships between the Italian pragmatists Vailati and Calderoni on one hand, and the Hungarian philosopher Julius Pikler on the other hand, from 1892 to 1910. Their debate was reconstructed by identifying its main philosophical issues: some controversial perspectives in Mach's thought; the concepts of 'volition' and 'objectivity'; the latest developments in Pikler's theory of consciousness. The examination of works and correspondence has showed Pikler's influence on Vailati and Calderoni's philosophical tendencies and on their interpretation of the pragmatic maxim, justifying the result that Pikler is to be considered, at least as Peirce and James, a true forefather for the italian logical pragmatism. [Publisher's text].
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Informationen
DOI: 10.1400/272866
ISSN: 2284-1474