La conquista russa del Turkestan e la riscoperta dei khanati centro-asiatici
57-97 p.
Per tutto il XIX secolo, la Gran Bretagna fu tormentata dall'espansione dell'impero russo in Asia. Con il presente contributo si vuole puntare l'attenzione in particolar modo sulla regione del Turkestan, una terra di mezzo considerata da San Pietroburgo una zona strategica, data la sua vicinanza al "gioiello della corona inglese": l'India britannica. Nella prima metà del secolo, la Russia avanzò nelle steppe centro-asiatiche, minacciando di stabilire un nuovo governo coloniale sulle rovine dei khanati islamici. Invase quindi la regione e istituì il governatorato generale del Turkestan, allargando i suoi possedimenti e ottenendo uno dei più grandi imperi della storia. Inizialmente, la "Terra dei Turchi" fu considerata una semplice base per la rivalità militare contro gli inglesi e, solo in seguito, il suo valore fu rivalutato quale risorsa di materie prime, come la seta e il cotone, nonché un El Dorado per i contadini russi in cerca di nuove terre.
La rivalità tra la corona zarista e quella inglese continuò per tutto il secolo e fu durante questo conflitto indiretto che il colonnello Arthur Conolly coniò l'espressione "Grande Gioco", termine poi ripreso dallo scrittore Kipling con la sua opera Kim, nel 1901, e che oggi si presta da "filo rosso" per una serie di contributi dedicata alle vicende centro-asiatiche. Il presente articolo si concentra sulla penetrazione zarista in Asia centrale, considerando prima le sue mire imperiali e poi alcune delle figure chiavi che si distinsero, con una breve comparazione tra le politiche adottate dagli inglesi e quelle preferite dai russi, al fine di evidenziare che tipo di autoritarismo dominò la scena centro-asiatica [Testo dell'editore].
Throughout the nineteenth century, Great Britain was deeply concerned by the expansion of the Russian Empire in Asia, particularly in Turkestan Region, a strategic area close to the "crown jewel" of British Empire. In the early part of that century, Russia moved to the Steppe Region, threatening to establish a new colonial government on the ruins of the Islamic Khanates. Later, Tsarist soldiers overran Central Asia, establishing the General Governorate of Turkestan, resulting in the creation of one of history's largest empires. Initially, Turkestan was considered a simple base for the military rivalry with British, however, later it was viewed as a resource of raw materials, such as silk and cotton, and an El Dorado for land-hungry peasants. During this conflict, supposedly it was Arthur Conolly, a British intelligence officer, who first called this conflict "Great Game". The expression was found in Conolly's paper and Kipling popularized it in his book Kim, from 1901.
This paper focuses on the Russian imperial history, its colonial ideologies, and the key figures of the Tsarist Empire in Central Asia. Additionally, a brief comparison between British and Russian policies in ruling Asiatic peoples has been included, in order to highlight how the authoritarian centralist regime dominated the Central Asian region. [Publisher's text].
Ist Teil von
Storia urbana : rivista di studi sulle trasformazioni della città e del territorio in età moderna : 160, 3, 2018-
Artikel aus derselben Ausgabe (einzeln erhältlich)
-
Informationen
ISSN: 1972-5523
KEYWORDS
- Asia Centrale, Turkestan, Grande Gioco, Impero zarista
- Central Asia, Turkestan, Great Game, Tsarist Empire